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Cultura e Spettacolo
Subiaco proclamata capitale del libro 2025
Ieri 13-12-24, 12:32
AGI - La capitale italiana del Libro 2025 è Subiaco, in provincia di Roma. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della proclamazione nella Sala Spadolini del Mic. Subiaco ha prevalso sulle altre 5 città finaliste che erano Grottaferrata (Rm), Ischia (Na), Macchiagodena (Isernia), Mistretta (Me) e Sorrento (Na). Alla città andrà un premio di 500mila euro da investire in iniziative per lo sviluppo della lettura. Il titolo, di durata annuale, è stato istituito con la legge del 13 febbraio 2020 n.15, ed è quindi arrivato alla sesta edizione. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (provincia di Brescia), nel 2020, alla quale il riconoscimento era stato attribuito per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell'amministrazione comunale durante il lockdown. Poi, a seguire, sono state proclamate nel 2021 Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova, nel 2024 Taurianova in Calabria. Il ministro Giuli ha letto la motivazione per la quale la giuria di esperti ha scelto Subiaco come capitale del Libro 2025. Il progetto presentato da Subiaco "offre un ventaglio accurato di proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del 'progetto libro' partendo dal rilancio e dal restauro del grande patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio fino ad arrivare all'utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi a loro più consoni a un mondo culturale, considerato per lo più polveroso e antico, che può invece offrire loro molti stimoli e sorprese". Si tratta del 'Lattanzio', il primo libro stampato in Italia, il 29 ottobre 1465, da due chierici tedeschi allievi di Gutenberg, nella stamperia del monastero benedettino di Santa Scolastica a Subiaco. Poi, ha aggiunto il ministro continuando nella lettura delle motivazioni del premio: "Tante le iniziative intese a far scoprire, tutelare e valorizzare le tante ricchezze artistiche e architettoniche del territorio, a partire da visite guidate nei musei con supporti audiovisivi innovativi tipo WhatsArt, spettacoli teatrali, interazioni tra biblioteche, libri 'parlati' nelle piazze, coinvolgendo insegnanti e allievi delle scuole locali. Tutto questo nell'importante intento - ha sottolineato - di far conoscere il lungo viaggio, fatto dal libro nei secoli, alle nuove generazioni, unendo passato e futuro in modo interattivo e attraente per tutti. Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in una nuova visione della cultura come forma di resistenza dell'umanità. Evviva Subiaco" ha concluso Giuli. Giuli, lettura è antidoto alla povertà culturale "Alla città vincitrice vanno i nostri complimenti, alle altre città concorrenti va comunque il nostro plauso, con l'invito a perseverare nella promozione della lettura, antidoto alla povertà educativa e culturale e sicuro viatico per il progresso civile ed economico di ogni comunità". Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia di proclamazione. Così come per "la Capitale italiana della cultura e della Capitale italiana dell'arte contemporanea", anche il titolo di capitale italiana del Libro, ha spiegato Giuli, "vuole celebrare le città d'Italia come centro propulsore della nostra civiltà. Prima e più che nel resto d'Europa, le città hanno infatti contribuito a disegnare la geografia politica e culturale della nostra nazione, i suoi territori, le sue popolazioni, nella sua peculiare sinfonia di memorie, di costumi e di tradizioni". "Il titolo di capitale italiana del Libro 2025 - ha proseguito - risponde al richiamo costituzionale degli articoli 2, 3 e 9, alla rimozione degli ostacoli, al pieno sviluppo della persona umana e alla promozione della cultura e della ricerca, individuando nella lettura un mezzo per lo sviluppo della conoscenza, per la diffusione della cultura, per la promozione del progresso civile, sociale ed economico della nazione". "Il titolo - ha ricordato - è conferito al termine di un'apposita selezione" ma "tutte le proposte presentate, dalle 20 candidature iniziali alle 6 città finaliste, sono state ambiziose e di alto livello. La città vincitrice sarà all'altezza del titolo riconosciutole, con un programma di eventi e iniziative capaci di valorizzare il patrimonio locale e nazionale del libro, la sua filiera, le sue infrastrutture, esaltando il valore sociale della lettura e il suo rapporto vitale con il territorio". "Il progetto vincitore sarà sicuramente in sintonia con quel piano Olivetti per la cultura per il quale abbiamo previsto un investimento di 30 milioni di euro a beneficio delle biblioteche e delle aree periferiche, e meno sviluppate del nostro Paese. Le biblioteche sono, del resto, l'infrastruttura culturale più diffusa in Italia" ha sottolineato Giuli. "Ma non è solo questo il focus del progetto - ha proseguito Giuli - unendo passato e presente si potrà assistere alla realizzazione del primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco nel 1465, di cui si è perduto l'originale. Permettendo di ricostruire materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana".
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