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Estero
Truffe digitali e sfruttamento: così il Sud-Est asiatico è diventato il regno del cybercrime
Oggi 22-10-25, 18:00
AGI - Si estende dal Myanmar alla Cambogia, passando per la Thailandia, la rete criminale alla base delle truffe digitali che uniscono tecnologia, sfruttamento e riciclaggio di denaro in un'industria multimiliardaria. Il recente scandalo che ha portato alle dimissioni del viceministro delle Finanze thailandese Vorapak Tanyawong, accusato di legami con reti di frode transfrontaliere, ha riportato l'attenzione su un fenomeno ormai globale, con un pesante coinvolgimento di cittadini sudcoreani. Il sistema del 'Pig Butchering Scam' Secondo inchieste giornalistiche e fonti di polizia, migliaia di persone sono impiegate - spesso contro la loro volontà - in centri di truffa situati in zone di confine, soprattutto in Cambogia e Myanmar. Le vittime vengono adescate attraverso piattaforme di dating, social network o finti siti d'investimento in criptovalute. È il cosiddetto pig butchering scam, letteralmente "macellazione dei maiali": i truffatori costruiscono relazioni di fiducia o sentimentali con le vittime, le convincono a investire in piattaforme false e infine ne svuotano i conti. Dimissioni del viceministro thailandese Vorapak Tanyawong, in carica da poche settimane, si è dimesso dopo che un'inchiesta della newsletter "Whale Hunting" ha rivelato che la moglie avrebbe ricevuto 3 milioni di dollari in criptovalute da reti criminali sino-cambogiane su cui lui stesso stava indagando come membro di una commissione governativa. L'ex banchiere, con un passato in JP Morgan e Bank of America, ha negato ogni coinvolgimento ma ha dichiarato di voler lasciare l'incarico "per potersi difendere liberamente". Il caso ha messo in luce i legami opachi tra politica, finanza e criminalità in un'area in cui il cybercrime si è trasformato in una vera economia parallela. Il KK Park e il ruolo di Starlink Una delle basi principali di queste operazioni è il KK Park, un complesso al confine tra Myanmar e Thailandia dove lavorano migliaia di persone reclutate con la promessa di impieghi legittimi ma poi costrette con la violenza a partecipare alle truffe. Le comunicazioni e le connessioni Internet sono garantite da terminali satellitari Starlink, il servizio di SpaceX. Dopo l'inchiesta giornalistica, l'azienda di Elon Musk ha annunciato di aver disattivato oltre 2.500 dispositivi utilizzati "nei pressi di presunti centri di frode". L'esercito birmano, da parte sua, ha riferito di aver sequestrato 30 terminali. Arresti e stime della polizia sudcoreana La polizia sudcoreana ha di recente arrestato decine di persone espulse dalla Cambogia e accusate di far parte di reti di truffa informatica. Le autorità di Seul stimano che circa mille cittadini sudcoreani lavorino in modo diretto o indiretto in centri di frode nel Sud-Est asiatico, all'interno di un sistema che impiega complessivamente oltre 200.000 persone. Molti di loro sarebbero stati costretti con la forza, privati dei documenti e soggetti a violenze fisiche. Le vittime di queste organizzazioni non sono solo gli utenti truffati, ma anche i lavoratori sfruttati all'interno dei compound. Le organizzazioni criminali hanno costruito interi distretti urbani dedicati alla frode: edifici con uffici, dormitori e sistemi di sorveglianza privata. In alcuni casi, le autorità locali hanno chiuso un occhio in cambio di tangenti o partecipazioni economiche. Dietro queste reti si muovono gruppi criminali sino-cambogiani che gestiscono contemporaneamente la logistica, la sicurezza e il riciclaggio dei proventi. Gli stessi gruppi, secondo gli esperti, avrebbero ampliato i propri affari anche al traffico di esseri umani, utilizzando le stesse rotte e infrastrutture per reclutare nuove vittime-lavoratori. Lo schema della frode La frode segue uno schema preciso e replicabile. Gli operatori creano profili falsi su app di incontri, social network o piattaforme di trading. Si presentano come investitori, esperti di criptovalute o potenziali partner romantici. Le conversazioni possono durare settimane o mesi: l'obiettivo è costruire una relazione emotiva o fiduciaria. A quel punto l'operatore propone una "piattaforma sicura" per investire, mostrando screenshot di presunti guadagni e incoraggiando la vittima a iniziare con piccole somme. Le prime operazioni sembrano fruttare profitti reali. Le vittime possono persino ritirare piccoli importi per consolidare la fiducia. Quando l'investimento diventa consistente, la piattaforma improvvisamente "blocca" i fondi, gli operatori spariscono e i conti vengono svuotati. Le somme sottratte alle vittime vengono spostate rapidamente attraverso wallet di criptovalute e banche compiacenti, rendendo difficile rintracciarle. Alcuni centri operativi gestiscono contemporaneamente frodi sentimentali, truffe d'investimento e attività di phishing vocale. Gli esperti stimano che il volume complessivo del denaro riciclato tramite questi schemi superi i 10 miliardi di dollari l'anno. Il sistema si è esteso grazie a vuoti giuridici e alla mancanza di cooperazione internazionale. Molte truffe sono coordinate da un Paese, con server situati in un altro e vittime in un terzo, rendendo complessa ogni azione legale. Negli ultimi mesi diversi Paesi hanno rafforzato i controlli. La Corea del Sud ha inviato una squadra investigativa in Cambogia; la Thailandia ha istituito una commissione speciale e SpaceX collabora con le autorità per mappare l'uso illegale dei suoi dispositivi. Tuttavia, il fenomeno resta fuori controllo. Secondo le Nazioni Unite, i centri di truffa rappresentano oggi una delle principali forme di schiavitù moderna nel Sud-Est asiatico: migliaia di persone costrette a ingannare altre migliaia dietro la promessa di un lavoro digitale.
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