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Estero
Ucraina, Putin disponibile a negoziati diretti
Oggi 26-04-25, 02:08
AGI - Il presidente russo Vladimir Putin ha dett di essere pronto a negoziare la pace direttamente con l'Ucraina, cosa che non accade dal marzo 2022, dopo aver tenuto consultazioni al Cremlino con l'emissario statunitense Steve Witkoff. "Hanno discusso, tra le altre cose, della possibile ripresa dei negoziati diretti tra i rappresentanti di Russia e Ucraina", ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere internazionale del Cremlino, durante una conferenza stampa telefonica. In un'intervista a Time, il presidente Usa Donald Trump ha detto: "La Crimea rimarrà alla Russia". Trump ha confermato che l'accordo di pace negoziato dalla sua amministrazione prevederebbe la cessione di circa il 20% del territorio ucraino alla Russia. Secondo il presidente americano l'inizio della guerra sarebbe inoltre da addurre alla richiesta di Kiev di voler aderire alla Nato: "Penso che la causa sia stata l'inizio delle discussioni sull'adesione all'Alleanza", ha affermato. "Zelensky lo capisce, e tutti capiscono che quella regione è stata con loro per molto tempo" ha aggiunto Trump nell'intervista. "È stata con loro molto prima del mio arrivo. La gente parla prevalentemente russo in Crimea. Questa è la guerra di Obama e non sarebbe mai dovuta accadere. Non sarebbe successo se io fossi stato presidente". La risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky "non è cambiata", "appartiene" all'Ucraina, nonostante le pressioni di Washington. Zelensky lo ha ribadito ai giornalisti. In queste ore, il presidente ucraino è impegnato in "importanti riunioni militari" tanto da annunciare che è in forse la sua presenza, domani, al funerale di papa Francesco. Incontro tra Putin e Witkoff Il quarto incontro tra Putin e Witkoff si è svolto al Cremlino dopo che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il tempo sta per scadere per un accordo mediato dalla Casa Bianca. Ad oggi, le posizioni sembrano inconciliabili: la Russia preferisce negoziare mentre i combattimenti continuano, mentre il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha chiesto la cessazione delle ostilità prima di sedersi con il suo nemico. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha denunciato le "attività terroristiche" ucraine in territorio russo, dove venerdì un generale dello Stato Maggiore russo è stato ucciso da un'autobomba. Ushakov ha sottolineato che l'incontro, durato tre ore, è servito ad "avvicinare le posizioni" tra il Cremlino e la Casa Bianca. "È stato un incontro costruttivo e molto utile", ha detto il diplomatico russo nel suo breve discorso. Putin ha espresso per la prima volta la disponibilità a riprendere i contatti diretti con Kiev questa settimana, accennando a una possibile tregua di 30 giorni negli attacchi alle infrastrutture civili, su proposta di Zelensky. "Tutto questo deve essere studiato a fondo, anche a livello bilaterale", ha detto in quell'occasione. La parola "bilaterale" ha scatenato ogni tipo di speculazione su un'imminente ripresa dei negoziati di pace. Ushakov ha inoltre sottolineato che, come concordato dai due presidenti, russi e americani continueranno presto le loro consultazioni "in modo attivo". Posizioni inconciliabili Trump, che il 30 aprile festeggia il suo 100 giorno di mandato, ha fretta e, per questo motivo, questa settimana ha presentato un piano di pace, i cui dettagli sono ancora ufficialmente sconosciuti, ma su cui Kiev ha già sollevato numerose obiezioni. Infatti, ha dichiarato di avere una "propria scadenza" per raggiungere un accordo in Ucraina. "Crediamo fermamente che entrambi vogliano la pace, ma devono venire al tavolo. Stiamo aspettando da molto tempo", ha dichiarato. Sulla stessa linea, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha dichiarato dall'India che la proposta del suo governo è "molto esplicita" e che è giunto il momento che entrambe le parti la accettino o "gli Stati Uniti si ritireranno dal processo".
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