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Estero
Venezuela al voto ma per l'opposizione è "una farsa"
Oggi 25-05-25, 11:16
AGI - Oltre 21 milioni di venezuelani sono chiamati alle urne per eleggere 285 parlamentari e 24 governatori regionali, in un voto che l'opposizione ritiene una "farsa" e ha invitato a boicottare. L'istituto Delphos prevede un'affluenza bassissima, pari al 16%, e viene data per scontata una nuova vittoria schiacciante del chavismo al potere, a dieci mesi dalla controversa rielezione del presidente, Nicolas Maduro, ritenuta da oppositori e osservatori internazionali frutto di un broglio. I chavisti controllano al momento 253 seggi su 277 e 19 governatorati su 23, ai quali da quest'anno se ne aggiunge un ventiquattresimo per il territorio di Essequibo, conteso con la Guyana. In questo caso gli otto delegati che saranno eletti avranno un mandato del tutto simbolico dal momento che le autorità di Georgetown mantengono il controllo dell'area, ricca di risorse naturali, e ha bollato come una "minaccia" l'iniziativa di Caracas. I giorni scorsi hanno visto 70 persone essere arrestate con l'accusa di far parte di una "rete terroristica" che intendeva sabotare le operazioni di voto. Tra costoro figura anche Juan Pablo Guanipa, stretto alleato della leader dell'opposizione, Maria Corina Machado, che ha invitato i suoi sostenitori a non partecipare alla consultazione, definendola una "farsa". Il governo di Caracas ha inoltre limitato gli accessi ai valichi di frontiera terrestri e sospeso i collegamenti aerei con la Colombia che, secondo il ministro degli Interni Diosdado Cabello, sarebbero stati utilizzati da presunti "mercenari" per interferire con il processo elettorale. "Ecco l'estrema destra che cerca di minacciare il popolo", ha dichiarato ieri Maduro durante un comizio, "questo popolo ha fiducia nel suo destino e lo dimostrera'". Oltre 400 mila gli agenti delle forze dell'ordine dispiegati in tutto il Paese. I seggi elettorali apriranno alle 11:00 italiane e chiuderanno dodici ore dopo nella giornata di domenica 25 maggio. Machado ha chiesto che "tutti i centri siano lasciati vuoti" come forma di protesta contro la rielezione di Maduro, che fu dichiarato vincitore dal Consiglio Elettorale Nazionale senza che fosse pubblicato un conteggio dei voti, come previsto dalla legge. L'organo, considerato al servizio del presidente, si è giustificato affermando che i dati erano spariti a causa di un attacco informatico. Nelle proteste successive si registrarono 28 morti e furono arrestate oltre 2.400 persone. Non tutti gli oppositori sposano pero' la linea di Machado. Henrique Capriles, due volte candidato alla presidenza, ha invitato a "votare come atto di resistenza, di lotta".
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