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Estero
Yoon si scusa ma non si dimette, il Parlamento di Seul vota l'impeachment
07-12-2024, 10:06
AGI - Il partito del presidente conservatore sudcoreano Yoon Suk Yeol voterà contro la mozione di impeachment. Secondo l'agenzia di stampa Yonhap non è chiaro se la coalizione di opposizione, che ha una maggioranza parlamentare, otterrà gli otto voti necessari dai parlamentari del partito al governo per la messa in stato di accusa, dato che il People Power Party (PPP) si è presentato in parlamento diviso sul voto. Il leader del partito, Han Dong-Hoon, aveva chiesto la sospensione di Yoon, dicendo che se fosse rimasto al potere avrebbe rappresentato un "grande pericolo" per la democrazia. Ma ora i membri anziani del Ppp hanno detto che la loro posizione ufficiale è di non sostenere la mozione. Nel frattempo, gli elettori hanno inondato i parlamentari del PPP di messaggi, esortandoli a votare per l'impeachment di Yoon. Uno di essi, Shin Sung-bum, ne ha ricevuti piu' di 4.000 messaggi su Facebook. Yoon è apparso in tv pronunciando un discorso di accorate scuse al suo popolo per l'"ansia e i disagi" creati dichiarando la legge marziale. Dopo un mal riuscito tentativo, martedì, di sospendere la democrazia in risposta alle "minacce delle forze comuniste" in Parlamento, Yoon Suk Yeol, compiendo un'altra giravolta, ha ammesso le sue responsabilità davanti alla nazione. In molti si attendevano in realtà le sue dimissioni dopo un mandato - iniziato nel 2022 - costellato da crisi politiche e personali. Soprattutto, in molti si aspettavano che Yoon Suk Yeol, inizialmente sostenuto da una sottile maggioranza in Parlamento, avrebbe ceduto alle pressioni giunte anche dal suo stesso partito per dimettersi evitando di presentarsi di fronte al Parlamento (unicamerale) alle 17:00 di sabato (le 9 ore italiana) per sottoporsi a una procedura di impeachment e a una destituzione quasi certa (per approvarla accorre una maggioranza di 200 deputati su 300). Intanto, temendo un'altra presa di potere da parte di un Presidente già ampiamente discreditato, dall'alba di mercoledì, i deputati dell'opposizione si sono accampati in Aula, in attesa dell'esame della mozione di impeachment. Lo stesso leader del partito di governo, ai microfoni di Cnn, ha dichiarato che il presidente doveva essere "immediatamente sospeso dall'incarico" per proteggere il paese da un "grave pericolo": Han Dong-hoon, capo del PPP di Yoon, in un'intervista esclusiva con Ivan Watson ha anche rivelato di aver ottenuto "prove credibili" dell'ordine di Yoon, dopo la dichiarazione della legge marziale, di arrestare alcuni politici di primo piano del Paese. Yoon, un'antifemminista dichiarato, da molti oppositori considerato il "Trump sudcoreano", è anche inviso per le crescenti restrizioni alla libertà di espressione, per le promesse elettorali mai mantenute, per l'andamento fiacco dell'economia e il caro-vita. È stato anche criticato per aver abusato del suo diritto di veto, in particolare per aver bloccato un'inchiesta parlamentare su un caso di manipolazione dei prezzi che coinvolgeva sua moglie Kim Keon Hee. Come presidente, ha perseguito una politica dura nei confronti della Corea del Nord e ha rafforzato l'alleanza con gli Stati Uniti riavvicinandosi anche al Giappone. Dopo il fallimento del suo tentativo d'imporre la legge marziale e far fuori l'opposizione (a suo dire filo-Pyongyang) un sondaggio dell'agenzia Realmeter ha rivelato che più di sette coreani su dieci (73,6%) sono favorevoli alla richiesta di impeachment, contro il 24% che si dice contrario e il 2,4% che non ha un'opinione. Nel suo discorso alla nazione il Presidente Yoon ha comunque assicurato che "non eviterà la responsabilità legale e politica" legata ai suoi ultimi atti.
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