s
Sport
Jonathan Milan sventa il golpe del vento
17-05-2024, 17:42
Il Giro d’Italia si può raccontare in tanti modi, qui si è deciso di seguire la fatica dei corridori al metro, una parola a chilometro. La tredicesima tappa, la Riccione-Cento, 179 chilometri, in 179 parole. Il vento è la quarta dimensione del ciclismo, dopo pianura, salita e discesa. Il vento è magia, ha la capacità di trasformare ciò che c'è, di mutare i connotati alle strade, a volte pure alle tappe. Il vento è maledizione ed esaltazione, basta saperlo prendere e sempre lo si prende in testa, accelerando per imbizzarrire il gruppo, confonderlo e quindi frastagliarlo. Il vento ha trasformato una tappa di infinita pianura in un viaggio collinare piena di strappi su masse d’aria violente come i muri delle Fiandre. Doveva essere un pigro trasferimento dalla Romagna all’Emilia, i corridori si sono ritrovati a lungo a scappare e inseguirsi, come nemmeno guardie e briganti, in un continuo ribaltamento di scene e prospettive senza avere certezza su come sarebbe andata a finire. La banda di Geraint Thomas ha provato il golpe, il vento ha dato loro una mano. Sul più bello però si è placato. Era pur sempre una tappa per velocisti ed era giusto che finisse come è finita: con Jonathan Milan ancora davanti a tutti, per la terza volta. L'ordine d'arrivo della 13a tappa del Giro d'Italia 2024 e la classifica generale
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Il Foglio
Ieri, 20:05
Quando c'era Salvini. Cento treni cancellati e ritardi di quattro ore
Il Foglio
Ieri, 18:46
Le ruote sgonfie di Stellantis. Cala la produzione e il rischio ricade sui lavoratori
Il Foglio
Ieri, 17:59