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Giro d'Italia, il dolce regime di Tadej Pogacar
21-05-2024, 05:46
Il Giro d’Italia si può raccontare in tanti modi, qui si è deciso di seguire la fatica dei corridori al metro, una parola a chilometro. Ieri i corridori hanno riposato, anche se tutti hanno pedalato per tenersi caldi. E qui ci si fa tutto quello che fanno i corridori. Ora che Tadej Pogacar ha portato il suo vantaggio sul secondo in classifica, Geraint Thomas, a 6’41”, c’è chi sostiene che l’ultima settimana del Giro d’Italia sia inutile e possa non essere corsa. Fortuna che i corridori non stanno davvero a sentire cosa si dice sul loro conto. Soprattutto uno come Geraint Thomas. Il gallese sa che Tadej Pogacar è forte, il più forte, e quando l’ha visto scattare domenica sul Passo del Foscagno l’ha guardato come tutto ciò fosse ineluttabile. Però è tipo orgoglioso, uno che non conosce il significato di resa. “Toccherà inventarsi qualcosa”, ha dichiarato. E ci sono quattro tappe di montagna, più o meno alta, per inventarsi qualcosa. La monarchia assoluta di Tadej Pogacar è solida, ma non per questo il Giro sarà noioso. Anzi. Il suo è un regime dolce, al quale ribellarsi è necessario, anche perché la reazione potrebbe essere ancor meglio della rivolta.
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