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"25 aprile di lotta". Altro che sobrietà: Landini rilancia la "rivolta sociale"
23-04-2025, 14:41
Il lutto nazionale di 5 giorni deciso per la morte di Papa Francesco e i riti collegati manda in tilt la sinistra così come l'invito, di questo si tratta, del ministro Musumeci alla "sobrietà" per gli eventi della festa della Liberazione. "Il 25 aprile non è che si deve bere, non è che beviamo, quindi dobbiamo essere sobri. Il 25 aprile è un momento, è una giornata di mobilitazione, di lotta per affermare i valori della democrazia nel nostro paese", dice il segretario Cgil Maurizio Landini in un'intervista a Radio Popolare. Lotta per "ricordare bene a tutti che senza la sconfitta del nazismo e del fascismo, quindi senza la lotta di resistenza, senza la scelta di chi antifascista si è schierato, noi oggi non avremmo la democrazia e la libertà", continua il sindacalismo della "rivolta sociale", come da suo recente appello. Nella retorica landiniana non può mancare un parallelo col governo di centrodestra: "Dall'altra parte siamo in un periodo in Italia e nel mondo in cui c'è una crisi evidente della democrazia e mai come adesso la democrazia va praticata e per praticarla occorre assumere con molta forza la battaglia contro le diseguaglianze e per affermare quei valori che sono sanciti nella nostra Costituzione". E ancora: "Mai come adesso il 25 aprile non è semplicemente una giornata di memoria o di ricordo, ma credo che sia una giornata di mobilitazione, di lotta e di partecipazione democratica", aggiunge Landini. Parole che trovano la reazione di Forza Italia: "Landini non perde occasione per alimentare la tensione, usando termini che confermano la sua natura nostalgica, dei tempi in cui le piazze erano incendiate da scontri e conflitti sociali - dichiara la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli - Vorrei ricordare al segretario della Cgil, che il 25 aprile è un giorno di festa, un omaggio alla memoria, alla riconquistata libertà. Un giorno che celebra la pace ritrovata di un Paese lacerato dalla guerra. È la festa di tutti gli italiani, non solo di una parte. E parlare di lotta non è solo grave, ma anche pericoloso". "Landini usa il 25 aprile come un'occasione per inneggiare alla lotta sociale. La 'sua' Liberazione significa diffondere odio e, semmai, fomentare la violenza? La democrazia e la libertà, in realtà, sono valori lontani da Landini, che vede il 25 aprile come un modo per aizzare le persone sulla base di polemiche inesistenti. Il 25 aprile verrà festeggiato da tutti, ovviamente, perché è il giorno della libertà e quindi la festa di tutti. E invece c'è chi, come Landini, si ostina a volerla rendere una celebrazione di parte, spargendo veleni e divisioni", dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
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