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Agenti feriti e disordini in tutta Italia per lo sciopero generale dei Pro Pal
Ieri 03-10-25, 21:58
Cortei in 100 città italiane per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Usb a sostegno della Global Sumud Flotilla e della causa palestinese. Per gli organizzatori, da Nord a Sud sono scesi in piazza oltre 2milioni di persone. Per il Viminale, in Italia si sono svolte 29 manifestazioni alle quali hanno preso parte circa 400mila persone. Da Firenze, dove ha preso parte alla Leopolda, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato di una stima di presenze "tra le 400mila e le 500mila persone" in piazza "che non sono poche, non voglio dirlo per sminuire, è il solito discorso dei numeri quando ci sono queste manifestazioni". A Roma, città principale dello sciopero generale di oggi, hanno preso parte ai cortei oltre 80mila persone. La manifestazione si è svolta senza alcun problema di ordine pubblico. Momenti di tensione e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono registrati a Milano, Torino e Bologna. A Milano, i manifestanti - 150mila secondo la Cgil - partiti da Porta Venezia, hanno percorso le strade della città bloccando il traffico che è andato in tilt. Il corteo si è diviso all'altezza di via Pascoli angolo viale Romagna. La Cgil ha proseguito come da percorso verso piazza Leonardo, mentre sindacati di base, studenti e centri sociali, all'urlo di 'Meloni, Meloni dimissioni', si sono diretti verso via Rombon, con l'obiettivo di raggiungere e occupare la tangenziale Est di Milano. Momenti di tensione si sono registrati quando una parte del corteo si è staccata da quello principale e si è diretta verso Cascina Gobba nel tentativo di entrare nell'area di servizio lungo la tangenziale Est. Le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e i manifestanti hanno tirato delle pietre contro gli agenti. A Bologna, il corteo di più di 15.000 persone è partito alle 10 da Piazza Maggiore, è arrivato in via Stalingrado dove, alle 13 circa, all'altezza del Ponte, poco piu avanti di via Calzoni hanno tentato una prima volta di forzare il blocco delle forze dell'ordine in assetto antisommossa, lanciando oggetti. Gli scontri si sono verificati quando una parte dei manifestanti ha forzato il cordone per cercare di avanzare in Tangenziale. Ne sono nate delle cariche. Il bilancio è di due manifestanti fermati e accompagnati in questura. A Torino, il corteo degli antagonisti, che si è separato da quello indetto da Usb, è proseguito verso la sede di Leonardo. Una volta raggiunta, le forze dell'ordine hanno lanciato i lacrimogeni nel tentativo di far indietreggiare i manifestanti che hanno risposto con il lancio di oggetti contro la struttura, al momento chiusa. A Napoli, circa 10mila manifestanti hanno sfilato per le strade della città. Il corteo è partito da piazza Mancini, a ridosso di piazza Garibaldi, e ha percorso corso Umberto I per raggiungere piazza del Plebiscito. Giunti in piazza Nicola Amore, i manifestanti hanno deviato il percorso imboccato l'ultimo tratto di via Duomo verso via Marina, nel tentativo - annunciato al megafono - di bloccare il porto commerciale. Lasciata l'area del porto, i manifestanti si sono portati in via Reggia di Portici e hanno bloccato il passaggio delle auto verso la rampa di ingresso dell'autostrada A3 Napoli-Salerno.
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