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Al via i negoziati a Sharm el-Sheikh. Trump: "Occorre agire rapidamente"
06-10-2025, 20:45
Al via in Egitto i negoziati indiretti fra Israele e Hamas. Alla vigilia dei due anni dall'attacco del 7 ottobre compiuto da Hamas nel sud di Israele, che diede il via alla guerra a Gaza, a Sharm el-Sheikh si sono aperti i colloqui sul piano di pace proposto da Donald Trump. "Chiedo a tutti di agire rapidamente", è stata la richiesta del presidente Usa qualche ora prima, in un post sul suo social Truth. "Il tempo è essenziale, altrimenti seguirà un massiccio spargimento di sangue, qualcosa che nessuno vuole vedere", ha aggiunto. La delegazione israeliana è guidata dal capo negoziatore Ron Dermer, mentre quella di Hamas è guidata da Khalil al-Hayyah. Secondo la tv di Stato egiziana Al-Qahera News, i colloqui sono iniziati con un incontro fra i mediatori arabi e la delegazione di Hamas, mentre successivamente i mediatori dovrebbero incontrare la delegazione israeliana. L'emittente, che è vicina alle agenzie di sicurezza egiziane, ha aggiunto che i mediatori Egitto e Qatar discuteranno poi l'esito dei loro incontri con entrambe le parti, prima che l'inviato Usa Steve Witkoff si unisca ai colloqui. Secondo quanto riportato dal quotidiano statale egiziano al-Ahram, dovrebbe partecipare anche il genero di Trump, Jared Kushner. I colloqui in Egitto dovrebbero procedere rapidamente. Sabato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva affermato che sarebbero stati "limitati a pochi giorni al massimo", anche se alcuni funzionari di Hamas hanno avvertito che potrebbe essere necessario più tempo per localizzare i corpi degli ostaggi sepolti sotto le macerie. Hamas ha dichiarato che i negoziati si concentreranno sulla prima fase di un cessate il fuoco, compreso il ritiro parziale delle forze israeliane e il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Ma i nodi da sciogliere restano molti, primi fra tutti il disarmo di Hamas - che è una richiesta fondamentale della parte israeliana e su cui invece il gruppo palestinese non si è espresso nella sua risposta a Trump - e il futuro governo di Gaza. Nonostante Trump abbia ordinato a Israele di interrompere i bombardamenti, le forze israeliane hanno continuato a colpire Gaza con attacchi aerei, uccidendo almeno 19 persone nelle ultime 24 ore, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Gaza. Israele sostiene invece che sta ampiamente rispettando la richiesta della Casa Bianca. In tutto questo, mentre è atteso per venerdì l'annuncio del premio Nobel per la Pace, i familiari degli ostaggi hanno scritto al Comitato per il Nobel chiedendo di assegnarlo a Donald Trump per quello che hanno definito il suo contributo senza precedenti alla pace globale. Intanto gli ultimi 15 italiani che si trovavano a bordo della Global Sumud Flotilla hanno lasciato Israele. Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri israeliano, sono 171 gli attivisti espulsi lunedì e fra loro c'è Greta Thunberg. L'icona della lotta ambientalista, arrivata ad Atene, ha ribadito le accuse a Israele di maltrattamenti e abusi, sottolineando però che "non è questo il punto" e che non si può "distogliere lo sguardo da Gaza". Secondo Adalah, l'associazione che rappresenta gli attivisti, sono ancora 150 le persone legate alla Flotilla detenute nella prigione israeliana di Ktziot.
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