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Altro colpo di scena sull'eredità Agnelli: scodellato il nuovo testamento. A chi aveva lasciato il potere
Oggi 29-09-25, 18:56
La copia di un presunto nuovo testamento olografo di Gianni Agnelli è stata depositata oggi in tribunale a Torino. Il documento, risalente al 1998 e finora rimasto inedito, è stato consegnato ai giudici dai legali di Margherita Agnelli, figlia dell'avvocato, nell'ambito della causa civile che la oppone ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann. Lo apprende l'Ansa a margine dell'udienza celebrata nel pomeriggio di lunedì 29 settembre. Il documento Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il documento era finito agli atti dell'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Giulia Marchetti, che ipotizzava, a vario titolo, una presunta frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. La vicenda giudiziaria si è conclusa con la richiesta di archiviazione per Ginevra e Lapo e la messa alla prova per John Elkann, presidente di Stellantis. Sta di fatto che il presunto nuovo testamento potrebbe avere rilevanza civile nella causa intentata da Margherita Agnelli contro i tre figli. Secondo i legali della donna, infatti, il documento “smentirebbe la versione secondo cui l'Avvocato aveva deciso di investire del futuro comando del gruppo il nipote, John Elkann”, scrive il giornale di via Solferino. Dal testo emergerebbe che Gianni Agnelli avrebbe destinato il 25% della società “Dicembre” al figlio Edoardo, morto nel novembre del 2000. I legali degli Elkann: “Non incide su successione” Diversa la posizione del pool difensivo di John, Margherita e Lapo, secondo cui il documento non inciderebbe sulla successione. I legali precisano "che il presunto testamento di Gianni Agnelli – contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell'ambito del giudizio civile – non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull'assetto proprietario della società Dicembre". Al momento del decesso dell'Avvocato “Edoardo era già scomparso - puntualizzano -. Di conseguenza, le partecipazioni nella Dicembre di proprietà di Gianni Agnelli sono state trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l'accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un'azienda destinata al fallimento”. Inoltre “trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta". L'iniziativa del legale di Margherita Agnelli “appare dunque più rivolta a generare confusione mediatica - concludono - che a un rigoroso approfondimento giuridico delle norme applicabili".
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