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Ansia per il volo di von der Leyen: dito puntato sulla Russia. Ma il Cremlino...
Ieri 01-09-25, 22:56
Per la Commissione europea non ci sono dubbi: le interferenze ai segnali GPS dell'aereo di von der Leyen vengono da Mosca. "Abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità bulgare secondo cui ciò è dovuto a una palese interferenza da parte della Russia", riferisce una portavoce dell'Esecutivo Ue. "Naturalmente, questo non farà che rafforzare ulteriormente il nostro incrollabile impegno a potenziare le capacità di difesa e il supporto all'Ucraina - aggiunge -. Questo incidente sottolinea in realtà l'urgenza della missione che la Presidente sta svolgendo in questi giorni negli Stati membri in prima linea ". Il presunto attacco, anticipato dal Financial Times, ha disattivato i servizi di navigazione Gps nell'aeroporto bulgaro di Plovdiv e ha costretto l'aereo del presidente della Commissione europea ad atterrare utilizzando mappe cartacee, dopo aver sorvolato l'aeroporto per un'ora. Da parte sua, il portavoce del Cremlino ha negato il coinvolgimento della Russia nel sospetto attacco: "Le sue informazioni sono errate", ha affermato in un commento al Financial Times. Bruxelles ricorda il record europeo di interferenze e attacchi, con "parecchie attività di jamming (un attacco che blocca i segnali) e spoofing (attacco che inganna i ricevitori trasmettendo segnali falsi, facendo credere al dispositivo di trovarsi in una posizione o di avere un tempo diverso dalla realtà), in particolare nel fianco orientale dell'Europa. L'Europa è la regione più preoccupata a livello globale". L'Ue non si lascia spaventare e tira dritto: giovedì la capa della Commissione si riunirà con gli altri leader della Coalizione dei volenterosi presieduto dal presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer all'Eliseo, in formato ibrido. All'incontro prenderà parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sul fronte russo, il presidente Vladimir Putin ignora l'ultimatum di Trump, rilanciato da Zelensky, che fissava per l'8 settembre il termine per definire la data del bilaterale tra i leader delle due nazioni in conflitto. Putin non ha ancora raggiunto alcun accordo con Trump su un incontro trilaterale o bilaterale separato con il leader ucraino, ha affermato l'assistente presidenziale russo Yuri Ushakov. "Per ora, quello che si legge sulla stampa non è proprio quello che abbiamo concordato". Il presidente russo ha avuto una nuova ribalta riunendosi a Tianjin, in Cina, per il summit dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), con il presidente cinese Xi Jinping e il premier indiano Narendra Modi. Nel vertice Putin ha riferito dei colloqui con Trump in Alaska sulla questione ucraina. Modi ha detto di accogliere con favore tutti i recenti sforzi per trovare una soluzione al conflitto e auspica una pace quanto prima. Il capo del Cremlino ha ripetuto la sua narrativa: "Questa crisi non è nata come conseguenza dell'"attacco della Russia all'Ucraina", ma come conseguenza del colpo di Stato in Ucraina, sostenuto e provocato dall'Occidente, e poi dai tentativi di usare le forze armate per reprimere la resistenza di quelle regioni dell'Ucraina e di quelle persone in Ucraina che non hanno accettato questo colpo di Stato". E per Putin, le cause profonde della crisi devono essere eliminate affinché la soluzione ucraina sia sostenibile e duratura. Non certo un buon indizio per i negoziati di pace.
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