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Devastante terremoto in Afghanistan: è una strage con almeno 800 morti e migliaia di feriti
Ieri 01-09-25, 21:48
Almeno 800 morti e più di 2.500 feriti: è questo il bilancio, ancora provvisorio, del terremoto di magnitudo 6.0 che nella notte di domenica ha devastato l'Afghanistan orientale, colpendo in particolare le province di Kunar e Nangarhar. La scossa, registrata alle 23.47 locali a soli otto chilometri di profondità, ha avuto epicentro 27 chilometri a est-nordest di Jalalabad, secondo l'U.S. Geological Survey. Numerose scosse di assestamento hanno fatto tremare nuovamente la regione. Interi villaggi sarebbero stati rasi al suolo. Le immagini mostrate dalle televisioni locali hanno documentato civili e soccorritori intenti a scavare tra le macerie con le mani, mentre elicotteri militari evacuavano i feriti più gravi verso gli ospedali di Nangarhar e Kabul. Le comunicazioni restano precarie e molte strade sono interrotte, costringendo le squadre di soccorso a camminare per ore per raggiungere le comunità isolate. "Ci sono villaggi dove i feriti e i morti non sono stati recuperati, quindi i numeri potrebbero aumentare", ha detto il portavoce talebano Zabihullah Mujahid. Secondo l'International Rescue Committee, l'impatto umanitario rischia di superare quello del terremoto del 2023, che provocò migliaia di vittime. La Croce Rossa internazionale ha segnalato l'urgenza di mezzi di soccorso, forniture mediche, acqua potabile e accesso stradale alle aree più remote. Sul campo sono già attivi i team dell'Unicef, in coordinamento con le agenzie delle Nazioni Unite e i partner locali, mentre Save the Children ha denunciato le difficoltà delle squadre di intervento a causa delle vie di comunicazione bloccate. Dall'Europa e dal resto del mondo arrivano messaggi di cordoglio e impegni di sostegno. "Tragiche notizie dall'Afghanistan. Condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutte le persone colpite", ha scritto su X la commissaria europea per la gestione delle crisi Hadja Lahbib. Solidarietà è stata espressa anche dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che ha assicurato il pieno impegno delle agenzie internazionali. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha offerto aiuti medici e umanitari, mentre la Cina si è detta pronta a fornire assistenza. Un telegramma del cardinale Pietro Parolin ha trasmesso il cordoglio di Papa Leone XIV, "profondamente rattristato per le gravi perdite di vite umane". Il pontefice ha assicurato "preghiere per le vittime e solidarietà a chi piange i propri cari e al personale di emergenza impegnato nei soccorsi". Per quanto riguarda l'Italia, fonti informate confermano che al momento non risultano operatori italiani coinvolti. L'ambasciata a Kabul è in costante contatto con le autorità locali per contribuire all'organizzazione dei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche a Islamabad, senza vittime o danni. "I nostri cuori sono vicini alle vittime e alle loro famiglie. Siamo pronti a fornire tutto il sostegno possibile", ha dichiarato il premier pakistano Shehbaz Sharif.
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