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Assalto mai visto del dipendente Onu a Mattarella: “Vigliacco che disonora la Repubblica e la costituzione”
Oggi 27-09-25, 11:46
“Un vigliacco che disonora la Repubblica e la costituzione. Questo sei, Mattarella”. Dipendente ONU nella vita reale per una nota agenzia, odiatore social in quella virtuale con bersagli come Antonio Tajani, Benjamin Netanyahu, giornalisti e anche colleghi de Il Tempo, e infine anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Persona tranquilla e lontanissima dalle polemiche che caratterizzano questa ribalta": è così che si definisce sul suo profilo X, Stefano Barazzetta, protagonista ieri di un post tutt'altro che lontano dalle polemiche ne tanto meno tranquillo in cui definiva vigliacco il presidente della Repubblica e ne ledeva l'onore pubblicamente. Un attacco gratuito nella giornata in cui Mattarella si era rivolto direttamente alla Flottilla chiedendo ai partecipanti di non mettere a rischio la loro incolumità e di affidare alla mediazione i propri aiuti e il proprio cammino. Post naturalmente cancellato dopo poco – ci si augura si sia reso conto della gravità e dell'errore commesso – ma che non è sfuggito agli utenti che hanno taggato la polizia e segnalato l'accaduto. Ma non è la prima volta che Barazzetta, dipendente dell'UNCDF – il Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo del capitale – oltre a chiedere fondi sul suo profilo per la ben nota e al centro di molte polemiche per i suoi presunti legami con Hamas, UNRWA - Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente - fa sfoggio di questo odio quotidianamente. Vicino alla causa palestinese, ogni giorno post video e immagini che provengono dalla Striscia di Gaza o da canali-utenti amici in cui l'insulto è la principale arma. Toni violenti e ne ha per tutti. Il ministro degli esteri Antonio Tajani? Per lui inaccettabile che si lasci andare nella sua vita privata a innocui concerti con qualche passo di danza: “Ricordo quando Tajani era lodato per il suo profilo istituzionale. Cosa è diventato questo paese. Con la p minuscola”. O ancora, la nostra collega, Giulia Sorrentino, rea di essersi scattata una foto con un soldato dell'IDF per le vie di Roma durante una sua visita in Italia. “Questa incredibile faccenda dimostra per l'ennesima volta che è necessario re introdurre i visti per i cittadini Israeliani. Non è ammissibile che chi è stato con @idf a Gaza entri in Italia senza alcun controllo, sono un pericolo per la sicurezza. @Piantedosim (si rivolge direttamente al ministro dell'Interno) muoviti” a corredo di un post di un utente amico che commentava: “La giornalista de "Il Tempo" che da 2 mesi insegue @FranceskAlbs dicendo che ha legami con Hamas va per Roma a braccetto con un terrorista dell'IDF”. O ancora, un post contro il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Qualcuno alla Farnesina spieghi a questo somaro che le acque di Gaza non sono acque Israeliane”. Ma non è la prima volta che in questa saga dell'odio targata Barazzetta, compaia il nome di Sergio Mattarella. Sempre nella giornata dell'appello del presidente alla flottiglia, altri due post – uno peggio dell'altro. In uno commentava un post del sondaggista Lorenzo Pregliasco, dicendo “Ma certo, ora ci genuflettiamo tutti a San Mattarella e al suo Sacro Verbo”. Nell'altro ancora una ricondivisione dell'appello del capo dello Stato con annesso commento al veleno: “Mattarella dovrebbe fare solo una cosa: salire sulla Flotilla. Il resto sono chiacchiere inutili. La Storia lo giudicherà, noi pure”.
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