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Bellocchio e Gifuni raccontano Moro agli studenti: cinema e memoria
01-03-2024, 15:33
Roma, 1 mar. (askanews) - L'uccisione di Aldo Moro. Il racconto di come è stato difficile girare alcune scene nei luoghi reali, il ricordo delle prime reazioni alla notizia, l'importanza della memoria, la scelta delle parti da raccontare per rendere meglio il racconto cinematografico a danno della ricostruzione storica, le possibilità con il cinema di attingere alla verità anche con elementi più approfonditi. Tanti i temi affrontati a Roma, al cinema Adriano, dopo la proiezione di "Esterno Notte", la miniserie di Marco Bellocchio sul caso Moro. Il regista, insieme a Fabrizio Gifuni, che interpreta Moro e a Miguel Gotor, storico e assessore alla Cultura del comune di Roma, ha incontrato gli studenti e i docenti delle Scuole Superiori che partecipano ai Progetti Scuola ABC (progetto promosso da Regione Lazio con Roma Capitale, tramite Zetema Progetto Cultura), come parte del programma di Cinema, Storia e Società, per accompagnare i ragazzi a scoprire e approfondire il cinema. Marco Bellocchio: "Sono molto felicemente stupito, c'erano molte domande e tutte pertinenti, e il fatto che dei giovani che non erano nati ovviamente, forse c'erano i loro padri, ai tempi dei fatti, fossero così coinvolti, è segno che c'è un interesse per la storia, non un rifiuto del non ricordare". Gifuni, ha raccontato di avere un'ossessione per Moro, augurandosi di tornare a Roma in teatro per la quarta volta con il suo spettacolo "Con il vostro irridente silenzio. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro". "Io credo sia importante, perché la memoria storica di questo Paese è stata parecchio danneggiata, negli ultimi decenni ci è stato ripetuto, e si continua a ripetere, che è meglio non occuparsi di vicende storiche accadute tanti anni fa perché non hanno nulla a che fare con quello che accade oggi; io invece continuo a credere che niente di quello che accade oggi nel nostro Paese e nel mondo sia comprensibile se si tagliano i fili della memoria". Bellocchio ha accennato anche al suo prossimo film su Enzo Tortora e su come stia lavorando cercando dalla storia di cogliere le cose che possano essere cinematograficamente potenti. "È un'altra storia ma è sempre un discorso sul passato e su un innocente che viene condannato, poi per fortuna assolto e riabilitato però è sempre qualcosa che riguarda anche l'Italia, pochi anni dopo l'assassinio di Moro, Tortora è '83 e Moro '78".
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