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Brucia ancora il Parco Nazionale del Vesuvio: le fiamme non danno tregua
Oggi 10-08-25, 20:29
Il Parco Nazionale del Vesuvio brucia ancora. Da venerdì un fianco del vulcano continua ad andare a fuoco nonostante gli sforzi di vigili del fuoco, volontari e Protezione civile per spegnere le fiamme. Sono ancora tre i fronti di fuoco attivi: la valle del Gigante in direzione del Monte Somma, dove, fa sapere la Prefettura di Napoli dopo il vertice del Centro coordinamento soccorsi, stanno già operando i mezzi aerei Canadair; nel sud del cratere del vulcano operano elicotteri della Protezione Civile regionale e nella zona del Vicinale, dove la scorsa notte è ripreso l'incendio a causa del vento e sta operando via terra. Una lotta contro le fiamme e il fumo che ha avvolto parte del vulcano simbolo di Napoli. Dopo la richiesta dello stato di mobilitazione nazionale firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e accolta sabato sera dal governo attraverso il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, a combattere contro il fuoco ci sono 6 Canadair della flotta nazionale e 4 elicotteri della Regione Campania, oltre alle diverse squadre arrivate da altre regioni come Friuli Venezia Giulia e Liguria: una squadra di volontari è partita anche dalla città di Venezia: In aggiunta alle forze già impegnate, sono attese altre 15 squadre e 8 squadre della Colonna Mobile nazionale. "Sin dalle prime ore del mattino si sono alzati Canadair ed elicotteri e in particolare nella Riserva Tirone la situazione è sotto controllo. Sull'altro versante Terzigno-Ottaviano abbiamo ancora focolai importanti che rappresentano una criticità in questo momento importante dove stiamo lavorando sia per cielo che per terra, con l'aiuto dell'esercito, per circoscrivere le fiamme e domarle completamente", ha spiegato Raffaele De Luca, direttore del Parco del Vesuvio. Di "immagine spettrale" ha parlato il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri. "Stamattina si potevano vedere i danni alla natura, alla vegetazione" ma "noi ci risolleveremo perché siamo rinati tante volte: rinasceremo insieme alla nostra meravigliosa pineta. Bisogna ripartire immediatamente per ridare lustro anche a dispetto di chi ha voluto di nuovo offendere il nostro territorio meraviglioso", ha Ranieri detto a LaPresse. Un volontario della Protezione Civile è rimasto ferito, colpito da un arbusto durante le attività di bonifica: ricoverato in codice giallo all'Ospedale del Mare di Napoli, ha riportato una distorsione alla caviglia destra, un taglio al collo e dolori alla schiena. Intanto si cerca di capire da dove siano nate le fiamme. L'Arma dei Carabinieri ha attivato una task force investigativa specializzata, composta da militari con competenze tecniche e investigative per individuare le cause dei roghi e accertare eventuali responsabilità. Il tutto sotto il sotto il coordinamento procura di Nola, competente per il territorio, che ha aperto un fascicolo.
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Il Tempo
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