s

Cerno denuncia le ultime follie della sinistra: "Difende le occupazioni e rema contro il made in Italy"
Ieri 21-05-25, 21:26
È la storia di Filomena, ma potrebbe essere quella di Anna o Mario. È il problema delle case occupate abusivamente che colpisce un'enormità di persone in Italia, ma di cui nessuno sembra volersene occupare davvero. Se non per giustificarlo, come ha fatto la sinistra di Ilaria Salis, quale fenomeno necessario utile a ristabilire una giustizia sociale tra ricchi e poveri. A 79 anni Filomena Morra è stata sfrattata dalla sua abitazione di Monterusciello (Pozzuoli), ed è costretta a dormire sopra i cartoni del suo negozio. Per Tommaso Cerno, intervenuto nel corso dell'edizione serale del Tg4, tutto questo non è più accettabile: “Quando sento queste storie mi vergogno di essere italiano” ha esordito con amarezza il direttore de Il Tempo. Che poi ha accusato chi legittima un simile dramma senza empatizzare con le persone che lo vivono: “Noi abbiamo eletto con grandi acclamazioni di democrazia un'europarlamentare che sulle occupazioni delle case fonda il proprio pensiero politico, e che intende risolvere la crisi abitativa attraverso il reato di occupazione di proprietà privata”. Il riferimento è lampante. La signora ha voluto ringraziare di cuore chi ha messo in luce la sua storia e per la solidarietà espressa nei suoi confronti. Ma le parole non possono bastare. È tempo dei fatti. “Mostrare la vittima tipica di questo reato e di questo racket è molto importante”, dice Cerno complimentandosi con la conduttrice per aver dato la notizia. “Ci stanno raccontando che ci sono questi presunti milionari che sono pieni di case vuote e che quindi per un senso di giustizia vengono occupate da persone che hanno bisogno. La favola che ci raccontano e che nasconde interessi criminali e politici la dimostra questa eroina italiana, questa donna che dovrebbe stare a casa sua e che farà una fatica enorme a tornarci con tutto che voi avete posto l'attenzione come telegiornale, come azienda, come rete su questo problema da molto tempo”. Il direttore, prima di passare al caso delle orecchiette di Bari Vecchia, conclude il suo ragionamento, evidenziando il cuore del problema: “Noi abbiamo un racket che ha trasformato le occupazioni delle case in un business che colpisce le fasce deboli e indifese della popolazione, che non sono in grado di avere gli strumenti per opporsi, che già sono pochissimi e difficilissimi, come dimostrano gli ultimi anni in cui pochissimi in Italia si sono battuti davvero contro questo fenomeno politico-criminale che ha due ragioni di interesse, uno politico e uno criminale”. Se da una parte c'è chi si fa manifesto del Made in Italy e viene multato, dall'altra c'è una concorrenza sleale che si lascia indisturbata. Cerno svela il mondo al rovescio in cui vive il nostro Paese: “Io le signore che fanno la pasta fatta a mano per strada le farei patrimonio dell'umanità, le porterei nel mondo e nel web per farle guadagnare, mentre mi occuperei di rimandare indietro da dove vengono i racket cinesi di Prato che costituiscono la vera concorrenza sleale al Made in Italy”.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Manifesto

Il problematico stand di Libraccio al Salone
Il Resto del Carlino

Controlli nelle attività commerciali e turistiche, raffica di multe a Ferrara
Il Tempo
Ieri, 23:10
Il Tottenham vince l'Europa League, Johnson-gol contro il ManUtd
Il Tempo
Ieri, 22:46
Quando arriva il caldo vero. Giuliacci: "Prima ondata", tutte le date
Il Tempo
Ieri, 22:26
La versione di Garofano, consulente di Sempio: "L'impronta? Non è databile"
Il Tempo
Ieri, 22:15
Schlein “Italia a testa alta con gli Usa”
Il Tempo
Ieri, 21:27