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Cerno: "Avanti così, continueremo a dire la verità". Solidarietà bipartisan dopo le minacce
Ieri 22-08-25, 21:09
Le minacce di morte e il simbolo anarchico pervenuto in una missiva indirizzata al Tempo hanno destato scalpore nel Paese. La lettera minatoria giunta in redazione, firmata da un sedicente gruppo anarchico, rivolge parole immonde al nostro gruppo, all'editore, Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore Tommaso Cerno e al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone. Tommaso Cerno è stato ospite di Stefania Cavallaro al Tg4, che si è unita al coro di supporto. «L'idea è che se qualcuno tiene una posizione libera, diversa da chi vuole in qualche modo con la violenza imporre un'unica visione del mondo, diventa un nemico» ha dichiarato il direttore del Tempo. «Abbiamo avuto tantissima solidarietà, bipartisan, dal premier Meloni al leader dei 5 stelle Conte, che è oggetto - lui e il suo partito - d'inchieste del nostro giornale e che, nonostante questo, ha distinto tra quella che è la critica politica e quella che invece è la violenza che va espulsa dal sistema della democrazia e che deve essere condannata da tutti perché noi possiamo e dobbiamo discutere di idee diverse anche in maniera profondamente forte, ma togliere la minaccia, l'intimidazione e la violenza dal campo». E ancora: «Noi facciamo questo di mestiere, quindi prendiamo questa ennesima, tra l'altro, minaccia - perché in questo momento in cui bisogna dire solo certe cose noi ne diciamo di altre, siamo oggetto di insulti, di intimidazioni quasi quotidiani - come uno stimolo a fare meglio il nostro lavoro, e cioè a continuare a raccontare la verità. Io quando sento arrivare minacce e intimidazioni dico: "vedete ragazzi" ai miei giornalisti. "arrivano minacce e intimidazioni ma non arrivano smentite". È quando non arrivano le smentite che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Quando qualcuno ha paura di te, chiunque esso sia, un fanatico qualunque, uno che si vuole dare delle arie, o una persona realmente pericolosa, vuol dire che hai toccato qualcosa di vero. E il nostro compito - ha concluso Cerno - è dire la verità e ci occuperemo di farlo ancora". Stefania Cavallaro ha poi chiosato: «Bisogna stare attenti, ma noi siamo sempre e saremo sempre da quella parte dell'informazione, cioè quella che protegge la libertà di stampa e il pluralismo, la pluralità di voci. Anche quando c'è lo scontro, l'importante è che ci sia il confronto.» Numerosi dunque, come ricordava anche Tommaso Cerno, i messaggi di solidarietà giunti al quotidiano nel corso della giornata. Tra i primi, quello del vice premier Antonio Tajani: «Solidarietà a Il Tempo per le ignobili minacce ricevute. La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia e Forza Italia la difenderà sempre e in ogni parte del mondo. Tommaso Cerno non si farà intimidire e continuerà la sua azione da giornalista libero». Perentorio l'intervento del Premier, Giorgia Meloni: «Apprendo la notizia di una lettera di minacce di morte recapitata alla redazione del quotidiano Il Tempo, che sarebbe stata firmata da ambienti anarchici. In attesa delle verifiche necessarie da parte delle autorità competenti, desidero esprimere la mia solidarietà al direttore Tommaso Cerno e a tutta la redazione. Minacce di questo tipo non sono solo ignobili, ma rappresentano un attacco diretto all'informazione e alla libertà di espressione. E non potranno mai piegare chi ha scelto di fare il proprio lavoro con coraggio e serietà». Parole di vicinanza e sostegno sono giunte anche dal Vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. «Solidarietà a Il Tempo, che ha ricevuto una lettera di gravi minacce da parte di un gruppo anarchico. Mi auguro che tutta la politica sappia reagire con parole chiare». Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato sui social: «Desidero rivolgere la mia forte e sincera solidarietà all'editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini e al direttore Tommaso Cerno e Daniele Capezzone. Le lettere di minacce firmate dagli anarchici e giunte nella redazione del Tempo, non fermeranno il lavoro e le inchieste. In attesa che le autorità possano fare presto piena luce su queste vili intimidazioni - conclude - esprimo a tutti loro la mia vicinanza». Parole di sincera vicinanza sono state espresse dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, del Turismo, Daniela Santanchè, della Protezione Civile, Nello Musumeci, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli e dai Sottosegretari Andrea Delmastro e Alessandro Morelli e del viceministro Vannia Gava. Senza dimenticare Deborah Bergamini, Giovanni Donzelli, Simonetta Matone e Carlo Fidanza. «A nome della Comunità Ebraica di Roma, esprimo indignazione e sconcerto per le minacce e intimidazioni ai quotidiani "Il Tempo" e "Libero", e la totale e forte solidarietà degli ebrei di Roma all'editore Giampaolo Angelucci e al vicepresidente Andrea Pasini, ai direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone e alle redazioni. È ignobile - ha sottolineato Victor Fadlun - ma sono sicuro anche perdente, il tentativo di imbavagliare la stampa che ha ancora il coraggio di fare contro-informazione e svelare e denunciare le trame di violenza, smascherando le connessioni di Hamas e del terrorismo islamico in Italia». Matteo Renzi ha voluto esprimere dal canto suo: «Solidarietà da tutta Italia Viva ai direttori de Il Tempo e di Libero Tommaso Cerno e Daniele Capezzone, all'editore Gianpaolo Angelucci, al collega Tonino Angelucci e alle redazioni per le minacce ricevute dagli anarchici. Ci auguriamo che siano presto individuati i responsabili». Renzi è stato l'unico, insieme a Giuseppe Conte, a essersi espresso da sinistra. Il leader dei 5 Stelle ha dichiarato: «Da giorni Il Tempo porta avanti una campagna indegna, basata su attacchi strumentali e privi di qualsiasi fondamento, nei confronti della nostra forza politica. Non ci faremo certo trascinare in questo clima avvelenato. Detto ciò, di fronte a vili intimidazioni e perfino a minacce di morte, non esitiamo a esprimere la nostra solidarietà al direttore e alla redazione, così come agli altri giornalisti coinvolti”. Come dire, i giornalisti de Il Tempo sono brutti e cattivi (secondo l'Avvocato del Popolo), ma quella lettera ha oltrepassato il limite della decenza. «Saremo sempre, con coerenza, dalla parte della libertà di stampa e del diritto all'informazione e certo - conclude l'ex premier - saremo sempre in prima fila nel ripudio di ogni forma di aggressione e di violenza». Accorato l'attestato di sostegno da parte della senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, Nm, UDC, Maie. «Gli anarchici che firmano le indegne minacce e chi eventualmente vi si cela dietro non fermeranno le legittime e coraggiose inchieste dei quotidiani Il Tempo e Libero. Tommaso Cerno e Daniele Capezzone, autorevoli protagonisti del giornalismo libero, insieme con la loro redazione di giovani e coraggiosi cronisti, andranno avanti come è pacifico nel loro prezioso lavoro per smascherare le connessioni tra i terroristi dell'islamismo e Hamas. Mi auguro che tutta la politica italiana, in modo trasversale e senza distinguo, faccia quadrato intorno ai giornalisti del Tempo e di Libero manifestando loro vera solidarietà così sostenendo la libertà di opinione e di inchiesta giornalistica. Non ci possono essere giornalisti “autorizzati” a fare inchieste sempre e comunque ed altri che invece dovrebbero tacere su verità inconfessabili sottostando a irricevibili intimidazioni. Da parte mia e dei senatori del gruppo che rappresento giunga ai direttori Cerno e Capezzone, alle giornaliste Giulia Sorrentino ed Eleonora Tomassi e alla famiglia Angelucci, editrice dei due quotidiani, che garantisce pluralismo e una informazione davvero autonoma e libera,forte vicinanza e pieno sostegno». Vicino ai minacciati è altresì il vicepresidente di Confindustria Emanuele Orsini: «Apprendiamo del vile messaggio fatto pervenire al Tempo che minaccia Angelucci, Cerno, Pasini e Capezzone. Si può sempre criticare e contestare ma queste minacce sono inaccettabili. Ai colpiti la mia solidarietà e quella di Confindustria». Appoggio incondizionato anche dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «La libertà di stampa è un valore inviolabile della nostra Costituzione, da proteggere sempre. A tutta la redazione @tempoweb, ai suoi giornalisti, all'editore Angelucci, al vicepresidente Pasini, al direttore Tommaso Cerno e al Direttore Editoriale Capezzone, la mia solidarietà personale e quella di tutta la UIL per le intimidazioni e le minacce ricevute». Permane assordante il silenzio della sinistra, di Elly Schlein, di Angelo Bonelli e di Nicola Fratoianni.
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