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Cerno: la nave Pd ha il mal di Elly
Oggi 19-06-25, 09:03
Ancora una volta il Pd di Elly Schlein si spacca in Europa. Non riesce il partito della sinistra italiana a scegliere unito. Il tema delle armi frantuma l'anima molle di un contenitore politico la cui densità è proporzionale alla presenza nel dibattito interno dell'unico elemento aggregante: Giorgia Meloni. Un po' poco per immaginare la leadership di una coalizione alternativa di governo. Ma abbastanza per profetizzare l'ennesima notte dei lunghi coltelli al Nazareno, incapace di invertire il maleficio che lo vuole dalla sua fondazione nel 2007 perdente alle elezioni politiche e prolifico invece nella decapitazione di tutti i segretari in una specie di perenne congresso interno. Ma ciò che rende grave l'ultimo incidente è che la frattura fra riformisti e schleiniani non è un taglio netto. Si acuisce nel referendum sulla cittadinanza agli immigrati e diventa davvero profonda in aula, quando le barricate organizzate contro la riforma Nordio della giustizia perdono peso politico di fronte alle aperture di pezzi storici del centrosinistra, da Goffredo Bettini a Pierferdinando Casini. Troppe crepe per reggere il muro a colpi di tweet.
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