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Che è un "no" politico lo dicono persino loro. L'editoriale di Cerno
Oggi 30-10-25, 07:46
Che abbiamo deciso di fare politica non lo dice Il Tempo, ma lo dicono gli stessi magistrati nella loro discussione in chat che da qualche ora rianima l'Anm alla vigilia del voto più importante sulla riforma della giustizia. E che questo li porti ad essere vicini al Pd e alla sinistra lo ripetono sempre i togati, mettendolo perfino per iscritto. Non mi stupisce, quindi, che esista una Corte che si occupa di conti che si assuma una sera d'autunno il compito di fermare un'opera da 13 miliardi sottraendo al governo e al Parlamento il dovere di decidere dove va l'Italia. Sappiamo che siamo il Paese degli azzeccagarbugli, basta vedere lo squallore di Garlasco, il Paese dei timbri messi male dove c'è sempre una poltrona da qualche parte che all'improvviso ha il potere di dire no a qualunque cosa. Fortunato fu Michelangelo che non aveva la Corte dei Conti tra le scatole quando contava i mattoni che gli sarebbero serviti per far puntare gli occhi del mondo su piazza San Pietro per secoli. Il governo andrà avanti, voglio sperare, e la politica si riprenderà il suo spazio.
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