s

Conclave, le modalità di voto: ecco come si elegge il Papa. Tutti i passaggi
Oggi 05-05-25, 11:42
Come votano i cardinali per eleggere il nuovo Papa? Le modalità sono regolate dal capitolo V della Costituzione Apostolica 'Universi Dominici Gregis' dall'articolo 62 all'articolo 77. Come sancito dall'articolo 62, l'elezione avviene per scrutinio. Servono i 2/3 dei voti e, a parte il primo giorno (in è previsto un solo scrutinio), poi si procederà con 4 votazioni al giorno (2 al mattino e 2 al pomeriggio). La prima tappa prevede la procedura dello scrutinio. Questa si svolge in 3 fasi, la prima delle quali, che si può chiamare pre-scrutinio, comprende: la preparazione e la distribuzione delle schede da parte dei Cerimonieri, i quali ne consegnano almeno due o tre a ciascun Cardinale elettore; l'estrazione a sorte, fra tutti i Cardinali elettori, di tre Scrutatori, di tre incaricati a raccogliere i voti degli infermi, denominati per brevità Infirmarii, e di tre Revisori; se nell'estrazione degli Scrutatori, degli Infirmarii e dei Revisori, escono i nomi di Cardinali elettori che, per infermità o altro motivo, sono impediti di svolgere tali mansioni, al loro posto vengono estratti i nomi di altri non impediti. I primi tre estratti fungeranno da Scrutatori, i secondi tre da Infirmarii, gli altri tre da Revisori. Per quanto riguarda la scheda, l'art.65 sancisce che "deve avere la forma rettangolare, e recare scritte nella metà superiore, possibilmente a stampa, le parole: Eligo in Summum Pontificem, mentre nella metà inferiore si dovrà lasciare il posto per scrivere il nome dell'eletto; pertanto la scheda è fatta in modo da poter essere piegata in due". In caso di scheda recante più nomi, il voto è considerato nullo. Durante le votazioni, i cardinali elettori dovranno rimanere nella Cappella Sistina soli e perciò, subito dopo la distribuzione delle schede e prima che gli elettori incomincino a scrivere, il Segretario del Collegio dei Cardinali, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie ed i Cerimonieri devono uscire dall'aula; dopo la loro uscita, l'ultimo Cardinale Diacono chiude la porta, aprendola e richiudendola tutte le volte che sarà necessario. C'è poi la seconda fase, quella dello scrutinio vero e proprio, che "comprende: la deposizione delle schede nell'apposita urna; il mescolamento ed il conteggio delle stesse; lo spoglio dei voti. Ciascun Cardinale elettore, in ordine di precedenza, dopo aver scritto e piegato la scheda, tenendola sollevata in modo che sia visibile, la porta all'altare, presso il quale stanno gli Scrutatori e sul quale è posto un recipiente coperto da un piatto per raccogliere le schede". Il cardinale elettore pronuncia poi, ad alta voce, questa formula: "Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto". Segue lo spoglio. Concluso lo spoglio delle schede, gli Scrutatori fanno la somma dei voti ottenuti dai vari nomi, e li annotano su un foglio a parte. L'ultimo degli Scrutatori, man mano che legge le schede, le perfora con un ago nel punto in cui si trova la parola Eligo, e le inserisce in un filo, affinché possano essere più sicuramente conservate. Al termine della lettura dei nomi, i capi del filo vengono legati con un nodo, e le schede così vengono poste in un recipiente o ad un lato della mensa. Infine la fase 3, quella del post-scrutinio, che comprende: il conteggio dei voti; il loro controllo; il bruciamento delle schede. Gli scrutatori fanno la somma di tutti i voti che ciascuno ha riportato e, se nessuno ha raggiunto almeno i 2/3 dei voti in quella votazione, il Papa non è stato eletto; se invece risulterà che uno ha ottenuto almeno i due terzi, si ha l'elezione del Romano Pontefice canonicamente valida.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
17:44
Tg Economia - 5/5/2025
Il Tempo
17:43