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"Concordanza con un cadavere". Colpo di scena: di chi era il Dna nella bocca di Chiara
Oggi 12-08-25, 11:33
Il dna maschile ignoto nella bocca di Chiara Poggi sarebbe figlio di "contaminazione involontaria" durante l'autopsia del delitto di Garlasco. È risultato avere una "concordanza" con un cadavere che era stato sottoposto ad "autopsia" in un "lasso temporale prossimo" a quella condotta per l'omicidio del 13 agosto 2007. Lo fa sapere il Procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, in una nota in cui rende conto di una consulenza affidata ai professori e genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani sul "profilo genetico" sconosciuto trovato su una "garza" utilizzata dal medico legale dell'epoca e dal suo staff, dottor Ballardini, per prelevare "materiale biologico dalla bocca della vittima". Non solo. La Procura di Pavia ha incaricato la dottoressa Cristina Cattaneo, tra i più celebri medici legali d'Italia, per "nuove verifiche" sulle "cause della morte" di Chiara. Una decisione presa per "garantire" una "valutazione più ampia degli elementi raccolti" nel corso della indagine attuale su Andrea Sempio "sia in sede medico-legale sulla vittima" sia sul "luogo del delitto", cioè la villetta di via Pascoli della famiglia della 26enne uccisa, si legge in una nota della Procura. Oltre al Procuratore Fabio Napoleone, la professoressa del Dipartimento di Scienze biomediche della Statale di Milano riferirà ai pubblici ministeri Civardi-De Stefano-Rizza, titolari del fascicoli.
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