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Crosetto contestato dai ProPal: "Nessuno decide chi sta zitto e chi deve parlare"
Oggi 17-05-25, 15:29
Al grido di "Crosetto in guerra vacci tu", alcune decine di attivisti pro Palestina si sono avvicinate allo stand del ministero della Difesa allestito al Salone del libro, dove era atteso a breve il ministro Guido Crosetto, sventolando una bandiera palestinese ed esponendo cartelli con su la scritta "Stop riarmo". I manifestanti sono stati allora circondati dalle forze dell'ordine e accompagnati all'uscita. "Penso che a un Salone del libro e della cultura tutti debbano poter parlare. Non c'è nessuno che ha l'autorità morale di decidere chi sta zitto e chi deve parlare. Mi hanno detto di non passare davanti allo stand Rai perché c'erano manifestanti pro Palestina. Io sono passato perché non ci vedo nulla di male né a passare, né a manifestare", ha detto Crosetto, sottolineando l'importanza della coesistenza di tutte le opinioni. "Nessuno mi ha detto niente, ma se qualcuno mi avesse detto in modo civile il suo pensiero, anche dicendomi che non era d'accordo col mio, non mi avrebbe toccato. Avrei sorriso, l'avrei ringraziato, mi sarei tenuto il mio. Accetto qualunque cosa. Dovrebbero ricordarsi però che, in questi giorni come altri giorni, decine di bambini palestinesi sono arrivati grazie alla Difesa", ha continuato il ministro, ricordando che "la posizione italiana è sempre stata senza se e senza ma al fianco dei palestinesi, degli uomini, delle donne e bambini che hanno subito una violenza che non meritavano". "Io ho sempre distinto tra il destino della Palestina e quello di Hamas - ha aggiunto - che sono due cose diverse e continuo a sperare che prima o poi nasca uno Stato palestinese, dove possano vivere in pace milioni di palestinesi che lo meritano".
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