s

Cruciani a valanga, legalizzare la prostituzione? "Il vero paradosso italiano"
18-04-2025, 09:13
Un codice Ateco per le attività legate alla prostituzione: cosa cambia con la possibilità, messa nera su bianco nel nuovo codice, per escort e gigolò di pagare le tasse? Se ne parla nel corso della puntata di giovedì 17 aprile di Dritto e rovescio, su Rete4. Tra gli ospiti di Paolo Del Debbio c'è Giuseppe Cruciani che sottolinea un paradosso italiano sull'argomento. "Io penso che il codice Ateco sia una cosa corretta, giusta da fare. Di fatto non c'è solamente la legalizzazione della prostituzione che non è vietata, perché prostituirsi in Italia non è vietato - osserva il conduttore radiofonico de La Zanzara - Il paradosso dell'Italia è che ci si può prostituire, cioè non è un reato, ma sono sanzionati incredibilmente tutte quelle azioni che sono connesse alla prostituzione, come lo sfruttamento". A scanso di equivoci, Cruciani spiega che vanno condannate tutte le attività di sfruttamento e privazione di libertà delle donne. Ma la fattispecie di reato scatta anche in circostanze che per il giornalista non dovrebbero essere punite: ""Sfruttamento può essere anche che uno fa una telefonata a una persona e dice 'stasera ti procuro una escort'. È la cosa di cui abbiamo parlato con il caso di Lacerenza", sfferma riguardo l'inchiesta sulla Gintoneria di Milano. Insomma, giusto "condannare papponi e sfruttatori", argomenta Cruciani, ma in Italia "siamo arrivati all'assurdo che abbiamo condannato per favoreggiamento alla prostituzione un signore che si chiama Emilio Fede. È ridicolo", conclude, che "venga punito chi favorisce la prostituzione" che in Italia "non è un reato. È assurdo".
CONTINUA A LEGGERE
10
0
0
Guarda anche
Il Tempo
17:26
In Italia 17 mila imprese esportatrici "potenziali"
Il Tempo
17:15