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"Danno erariale", l'opposizione a scrocco finisce in Procura e alla Corte dei conti
19-03-2025, 10:19
L'opposizione al governo sul conto dei romani. Ha dell'incredibile lo strascico della manifestazione pro Ue di piazza del Popolo. Dopo il caso dei pullman che l'università di Parma ha offerto gratis ai suoi studenti per riempire la piazza della sinistra come se fosse una gita di formazione, è scoppiata la bomba delle spese. Infatti il Campidoglio si è accollato i costi degli impianti audio e video, del servizio di facchinaggio e degli allestimenti in piazza del Popolo, nonché per la fornitura della luce, tutto tramite la società municipalizzata Zètema, ma anche biglietti del treno e alloggio pagato per gli "ospiti" della manifestazione "Una piazza per l'Europa". Una kermesse politica piena di leader di partito dell'opposizione, pagata coi soldi di tutti i romani. Per questo la Lega ha annunciato il deposito dell'esposto alla Corte dei Conti "per verificare la correttezza nell'uso del denaro pubblico". Non solo: il partito di Matteo Salvini porterà documentazione anche in Procura. L'esposto alla Corte dei conti, che Il Tempo ha potuto visionare, firmato dai leghisti Fabrizio Santori e Maurizio Politi, chiede la "verifica per eventuale responsabilità per danno erariale conseguente all'organizzazione della manifestazione 'Una Piazza per l'Europa – Tante città, un'unica voce' del 15 marzo 2025 in Piazza del Popolo a Roma". Manifestazione che, scrivono, "risulterebbe essere stata finanziata da Roma Capitale" e pertanto si chiede "di verificare eventuali profili di danno erariale e violazioni delle normative vigenti in materia di gestione delle risorse pubbliche". Nel testo viene citata la "Determinazione Dirigenziale RH/739/2025" ,fonti di stampa e "ricostruzioni istituzionali", e viene ricordato che "per l'organizzazione di tale evento Roma Capitale ha speso 270.000 euro, somma utilizzata per coprire costi di palco, impianto audio e video, transenne, sospensione della ZTL, pulizia straordinaria e impiego della Polizia Locale". In piazza anche il sindaco Roberto Gualtieri che "ha partecipato alla manifestazione indossando la fascia tricolore, rappresentando così formalmente l'intera cittadinanza romana, nonostante la manifesta natura politica divisiva dell'evento". Tra l'altro, ricordano i leghisti, "in altre occasioni, il Sindaco ha negato l'utilizzo delle sale istituzionali in Campidoglio per eventi promossi da associazioni su temi da lui ritenuti “divisivi”, arrivando persino a modificare in fretta e furia il regolamento per la concessione di spazi istituzionali". Ma per la piazza della sinistra si fa un'eccezione. Insomma: "l'organizzazione e il finanziamento diretto dell'evento da parte di Roma Capitale appaiono ingiustificati sotto il profilo dell'interesse pubblico e potrebbero configurare un illecito impiego di risorse pubbliche", si legge nell'esposto alla magistratura contabile, e "non risultano pubblicate delibere di Giunta o atti amministrativi che giustifichino in modo chiaro e trasparente le ragioni di tale spesa e le relative coperture finanziarie". Per questo viene chiesto di verificare se è "configurabile un danno erariale, ed ogni altro eventuale profilo di responsabilità amministrativo/contabile in capo all'Amministrazione Capitolina".
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