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Dazi, Federmanager: “Non solo difesa, l'industria italiana deve rilanciare”
17-07-2025, 16:09
Di fronte al rischio concreto di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, l'Unione europea deve agire come un blocco coeso per difendere il sistema produttivo continentale e, in particolare, il posizionamento dell'Italia su un mercato strategico come quello americano. A lanciare l'allarme è Valter Quercioli, presidente di Federmanager, che sottolinea come l'inasprimento dei dazi sulle esportazioni europee fino al 30% non rappresenti solo una minaccia economica, ma anche una sfida diretta per l'industria italiana. “Le recenti dichiarazioni statunitensi non rappresentano solo una minaccia economica – afferma Quercioli – ma una vera e propria sfida per l'industria italiana, che dovrà fare tesoro di questa prova, qualunque sia l'esito.” Secondo Federmanager, se queste misure dovessero entrare in vigore, l'impatto sull'economia italiana sarebbe pesantissimo: oltre 35 miliardi di euro di esportazioni dovrebbero trovare nuovi mercati di sbocco. I settori più vulnerabili sono anche quelli più strategici per il nostro Paese: agroalimentare, farmaceutica, automotive e chimica. Le stime parlano di perdite potenziali fino a 2,3 miliardi di euro per l'agroalimentare, con aumenti tariffari fino al 45% per i formaggi, 35% per i vini e 42% per conserve e marmellate. Ancora più gravi potrebbero essere le conseguenze per la farmaceutica, con un danno stimato superiore a 4 miliardi di euro. In uno scenario così complesso, secondo Quercioli, è indispensabile una risposta unitaria e determinata. “I nostri manager sono già pronti ad attuare soluzioni alternative per le imprese in cui operano – spiega – ma diventa fondamentale da parte delle istituzioni una strategia e degli investimenti per sostenerli in questa sfida complessa.” L'apertura a nuovi mercati, infatti, non è un processo immediato: richiede conoscenze approfondite, capacità manageriali, risorse economiche e il sostegno concreto di organismi e rappresentanze che operano a livello internazionale. Federmanager si dice pronta a offrire il proprio contributo, mettendo a disposizione delle istituzioni le migliori competenze manageriali per definire politiche industriali e commerciali efficaci, capaci di rispondere a scenari globali in continua evoluzione. “La nostra Federazione – conclude Quercioli – è pronta a mettere sul tavolo proposte concrete che recepiscano le istanze di cittadini e imprese e che favoriscano allo stesso tempo innovazione, sostenibilità e rafforzamento della competitività di cui il sistema Paese ha urgente bisogno.”
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Il Messaggero
