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Dj Godzi morto a Ibiza, "a faccia in giù": i dubbi del padre. Cosa non torna
Ieri 24-07-25, 09:29
Il dj napoletano, Michele Noschese, noto come Godzi e morto a Ibiza, "era sotto effetto di droghe" e "in preda ad allucinazioni" quando sabato mattina, dalla sua abitazione in Santa Eulalia, avrebbe minacciato "un vicino con un coltello". Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo era con amici nella sua abitazione dove era in corso una festa quando, probabilmente per la musica troppo alta, i vicini hanno chiamato la Guardia civil che è intervenuta sul posto. A quel punto, la situazione sarebbe sfuggita di mano. Stando ad alcune testimonianze, Michele sarebbe stato percosso dagli uomini della polizia. Se ne è discusso a Morning News, il programma di informazione e di attualità che va in onda tutte le mattine su Canale 5. A prendere la parola è stato il padre, che è medico. "Io non voglio fare una difesa da padre nei riguardi di mio figlio", ha premesso, raccontando di avere un'esperienza quarantennale nella gestione dei pazienti con traumi. "Mio figlio, se era in uno stato di alterazione, aveva bisogno non della polizia, che facesse un intervento per arrestarlo perché non stava uccidendo nessuno, ma di un soccorso medico", ha detto l'uomo ai microfoni della trasmissione. "Si faceva un valium e si calmava il ragazzo", ha proseguito il padre del Dj. Stando a quanto viene riportato dai testimoni, però, "è stato messo a faccia in gù su un divano", ha aggiunto il papà e medico di Michele, condividendo così i suoi dubbi su ciò che è stato fatto e su ciò che avrebbero potuto fare in alternativa le forze dell'ordine.
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