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Donzelli annuncia il patto con Calenda. E su Trump silenzia la sinistra
30-03-2025, 14:08
Giovanni Donzelli, al centro dell'attenzione, viene lodato dagli avversari politici e rilascia un'intervista a La Repubblica per mettere a tacere le voci di dissensi interni alla maggioranza e parlare del futuro dell'Europa. Partiamo dalle lodi degli avversari politici: mentre in un albergo di via Nazionale Azione di Carlo Calenda si riunisce in congresso, i calendiani sono felici per la presenza del responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia. Saluti, sorrisi, strette di mano: un dirigente delle Marche invoca l'alleanza per le regionali e Donzelli non disprezza: "Penso proprio che sarà così". Poi l'intervista a La Repubblica: Matteo Salvini e i suoi attacchi a Ursula von der Leyen. “Per settimane abbiamo sentito dire dalla sinistra che Giorgia Meloni sbagliava a non scegliere tra Ursula von der Leyen e Donald Trump, perché altrimenti perdevamo il treno dell'Europa – spiega –. Non è questione di essere amici di uno o di un altro, dobbiamo difendere l'Occidente. Chi finora provava, in ottica anti-meloniana, a giocare a dire che bisognava dividere l'Europa dall'America è stato smentito dai fatti”. Rearm EU e le ipotetiche tensioni nella maggioranza: “Riarmo comune che significa? Quali aziende opereranno nel campo della difesa? Non sono dettagli – sottolinea –. Ci impegneremo perché i vantaggi siano anche per le aziende italiane”. Poi una domanda sui dazi e il cronista del quotidiano romano rilancia sulle posizioni del leader della Lega che chiede una trattativa a due con Washington anziché con il resto dell'Ue: “Se l'Italia riesce a intessere un dialogo con gli Usa utile a tutta l'Europa per evitare una guerra commerciale è una perfetta sintesi – sottolinea –. I dazi poi non sono utili a nessuno, nemmeno agli Usa”. Infine Donzelli torna sul congresso di Azione e sulla sua presenza e quella di Giorgia Meloni: “Solo chi non è forte nelle proprie idee teme il confronto. Con Calenda su alcune cose siamo d'accordo, su altre no – dice –. Calenda fa un'opposizione ferma al governo, ma non all'Italia. Senza preconcetti. Noi siamo disponibili ad ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire. Calenda pone temi concreti, come sul nucleare, ha fatto un appello a dialogare che la maggioranza ha raccolto”.
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