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Botulismo in Italia: attenzione alle conserve fatte in casa. I consigli degli esperti di Artemisia Lab
Oggi 22-08-25, 18:37
In Italia è scattato l'allarme botulismo: tra Sardegna e Calabria si sono registrati quattro decessi e numerosi ricoveri legati al consumo di alimenti contaminati. L'episodio riporta al centro dell'attenzione i rischi connessi alle conserve alimentari preparate senza le dovute precauzioni. Il dott. Paolo Meo, direttore del Polo Malattie Infettive- Clinica del Viaggiatore Artemisia Lab -CESMET, lancia un appello: “La tossina botulinica è invisibile, non altera il sapore né l'odore del cibo, ma può essere letale. Basta una piccola distrazione nella preparazione o nella conservazione delle conserve per trasformare un alimento apparentemente buono in un grave pericolo per la salute”. Come si manifesta il botulismo I primi segnali compaiono anche poche ore dopo aver mangiato il cibo contaminato: nausea, vomito, visione doppia, palpebre che si abbassano, difficoltà a parlare o a deglutire, secchezza della bocca. Nei casi più gravi la tossina paralizza i muscoli fino a compromettere la respirazione. In presenza di sintomi sospetti è fondamentale recarsi subito al pronto soccorso e spiegare che cosa si è mangiato: una diagnosi rapida e la somministrazione immediata dell'antidoto possono salvare la vita. I consigli pratici per tutti Per ridurre il rischio di intossicazione è importante: − sterilizzare accuratamente i vasetti e le conserve fatte in casa; − non consumare conserve con coperchi gonfi, odori strani o muffe; − acquistare solo prodotti con etichette chiare e da produttori affidabili; − cuocere bene gli alimenti conservati prima di mangiarli; − evitare cibi scaduti o acquistati da venditori ambulanti non controllati. Conserve a rischio e più sicure Tra le più a rischio ci sono funghi sott'olio, olive in acqua, cime di rapa sott'olio, insaccati e alcune conserve di pesce. Più sicure, invece, le marmellate, le composte di frutta, le passate di pomodoro, le conserve sott'aceto o in salamoia preparate correttamente, oltre ai prodotti industriali controllati e pastorizzati. Il dott. Meo ricorda infine: “Meglio rinunciare a un barattolo di dubbia provenienza piuttosto che rischiare la vita. La sicurezza alimentare comincia a casa nostra”. Per informazioni e approfondimenti: Polo Malattie Infettive - Clinica del Viaggiatore Artemisia Lab - CESMET Centro Artemisia Lab Alessandria, Via Piave 76, 00187 Roma Tel. (+39) 06 42100 alessandria@artemisialab.it
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