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È sempre Italia-Spagna. Berrettini e Cobolli in campo la finale di Coppa Davis
Oggi 23-11-25, 12:55
Italia a un passo dal sogno. Nonostante tutti i dubbi della vigilia, figli dei forfait di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, gli azzurri hanno centrato la terza finale consecutiva. Lo hanno fatto con le prove d'orgoglio e di grande cuore di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, i due amici romani che hanno mosso i loro primi passi insieme al Circolo Canottieri Aniene e oggi si ritrovano spalla a spalla a combattere per i colori azzurri. Con il tricolore sul petto gli sforzi sono condivisi, si spinge tutti dalla stessa parte, un senso di squadra che durante l'anno funziona solo con il proprio team, ma in campo ci va uno solo. Un senso di appartenenza che ha contraddistinto il percorso dell'Italia di capitan Filippo Volandri. Oggi in finale (diretta dalle 15 su Rai 1 e SuperTennis) dall'altra parte della rete di sarà la Spagna, orfana di Carlos Alcaraz. Gli uomini di David Ferrer hanno superato la Germania grazie alla vittoria decisiva del doppio, dopo che nel primo singolare Struff era avanti 6-1 nel tie-break del secondo set contro Carreno-Busta e ha perso 8-6. Dopo aver vinto il primo singolare, Zverev ha rimesso in pari i giochi ed è stata la coppia di doppio a regalare il pass per la finale alla nazionale spagnola. Sarà dunque Spagna contro Italia, una rivalità che negli ultimi due anni è stata particolarmente viva grazie a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz che si sono dati battaglia alternandosi tra il primo e il secondo posto della classifica mondiale. Sarebbe stata una sfida interessante anche a livello di nazionale ma, per motivi diversi, nessuno dei due è presente alla Unipol Arena di Bologna. Oggi si partirà con i numeri due ad aprire i giochi, quindi con ogni probabilità, Matteo Berrettini e Carreno Busta, poi sarà la volta di Munar opposto a Flavio Cobolli e, in caso di parità dopo i primi due singolari, saranno le due coppie del doppio - gli azzurri Simone Bolelli e Andrea Vavassori contro gli spagnoli Marcel Granollers e Pedro Martinez- a decidere che nazionale alzerà l'Insalatiera. Quella di oggi sarà la seconda finale di Davis giocata in casa dall'Italia. La prima risale al 1998 quando Gaudenzi e compagni vennero sconfitti dalla Svezia a Milano: epico il match del numero uno dell'Atp che contro Magnus Norman giocò una maratona con la spalla a pezzi. Ma quella di oggi è un'altra storia. «L'unica finale in casa - spiega Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel ai microfoni di SuperTennis - finora l'abbiamo persa a Milano nel 1998, c'ero quando Gaudenzi si fece male. Austria e Belgio ci hanno insegnato che questa manifestazione è bella perché niente è scontato. Venderemo cara la pelle, sarà possibile qualunque risultato. Abbiamo ragazzi con un grande cuore, combiniamo il carisma di Matteo e l'esuberanza, la voglia di crescere di Flavio: un mix che potrà darci altre soddisfazioni». L'Italia parte ancora una volta da favorita e con la spinta del pubblico il sogno è ormai a un passo dal trasformarsi in realtà.
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