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Ecco perché Trump ha fermato la guerra agli Houthi: tra costi e munizioni
Oggi 13-05-25, 11:42
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe ordinato la fine della campagna militare contro gli Houthi a causa dei costi sempre più elevati dell'operazione militare. Lo svela il New York Times, sottolineando che l'amministrazione Trump ha descritto il cessate il fuoco – che non includeva alcuna garanzia riguardo ai continui attacchi contro Israele o altri beni non statunitensi – come una vittoria, sostenendo che gli Houthi hanno chiesto la pace dopo due mesi di intensi attacchi. Ma secondo il rapporto pubblicato dalla "Signora in grigio", Trump ha cercato una via d'uscita dopo che il gruppo ribelle yemenita continuava a resistere con successo alle forze statunitensi, le quali durante i combattimenti hanno perso un consistente numero di droni Reaper e due caccia F/A-18 Super Hornet. Il giornale, basandosi su ex e attuali funzionari anonimi, riferisce che la campagna è costata agli Stati Uniti oltre 1 miliardo di dollari solo nel primo mese e ha suscitato il timore che gli Stati Uniti sarebbero a corto di munizioni di cui potrebbero aver bisogno per difendere Taiwan dalla Cina, in un futuro attacco da parte di Pechino. Queste motivazioni avrebbero indotto Trump a cercare una via d'uscita. Sempre secondo il Times, l'idea di una tregua è stata avanzata dagli omaniti tramite l'inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff, mentre mediavano i colloqui sul nucleare tra Washington e Teheran. Israele è stato colto alla sprovvista dalla tregua, annunciata pochi giorni dopo che un missile ha colpito l'aeroporto Ben Gurion, ferendo diverse persone e scatenando pesanti attacchi israeliani sulle infrastrutture Houthi, incluso il principale aeroporto di Sana'a. Da allora gli Houthi hanno continuato a lanciare missili contro Israele, di cui uno è riuscito a bucare i sistemi di difesa aerea israeliani e far scattare le sirene di avvertimento.
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