s

Ennesimo colpo di scena e terremoto sull'ex pm Venditti: l'annuncio spiazza tutti
Oggi 29-09-25, 20:38
L'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari con l'accusa di aver ricevuto denaro per scagionare Andrea Sempio nell'ambito del caso Garlasco, ha annunciato le proprie dimissioni da presidente e consigliere di amministrazione del Casinò di Campione d'Italia. La decisione è stata comunicata dalla stessa casa da gioco, che riferisce di essere stata “informalmente informata” della scelta del magistrato in pensione. La società ha inoltre precisato la propria “totale estraneità” rispetto alle contestazioni mosse a Venditti, sottolineando come il suo incarico sia stato finora svolto “con grande professionalità e competenza”. Nel frattempo il legale dell'ex magistrato ora in pensione, l'avvocato Domenico Aiello, ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere l'annullamento del decreto di perquisizione e sequestro a carico dell'ex procuratore. Il decreto ha riguardato, oltre all'ex toga, anche Andrea Sempio, Ivana Sempio, Patrizio Sempio, Silvia Maria Sempio, Daniela Ferrari, Silvio Sapone e Giuseppe Spoto. La Procura aveva “invitato” carabinieri e finanzieri a svolgere nei loro confronti perquisizioni personali, delle abitazioni e informatiche di pc, tablet, smartphone e di “ogni altro supporto di archiviazione di dati”. Il tutto per ricavare eventuali elementi utili in merito all'ipotesi che l'allora procuratore Venditti sia stato corrotto per agevolare l'archiviazione di Sempio. Un'accusa che, si è difeso Venditti, "mi offende come uomo e come magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato". Da alcuni appunti manoscritti sequestrati lo scorso 14 maggio a casa dei genitori di Sempio "emergerebbe che agli inizi del mese di febbraio 2017 – e dunque in concomitanza con le indagini conseguenti alla prima iscrizione nel registro degli indagati in relazione all'omicidio – fosse stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione al procuratore aggiunto Mario Venditti di una somma di denaro correlata all'archiviazione del procedimento, come ricavabile dalla scritta ‘Venditti gip archivia x 20.30 euro'", si legge nel decreto di perquisizione e sequestro della Procura di Pavia. Archiviazione richiesta il 15 marzo 2017 e accolta dal gip Lambertucci il 23 marzo, pochi giorni dopo. Tra gli elementi valorizzati dall'accusa, si legge nell'atto notificato a Venditti, ci sono presunte "movimentazioni anomale" nei conti correnti della famiglia di Sempio. Tra dicembre 2016 e giugno 2017 le zie paterne dell'indagato, Ivana e Silvia Maria Sempio, avrebbero "emesso assegni" per 43 mila euro "a favore del fratello Giuseppe", padre di Andrea. Entrambi, padre e figlio, nello stesso periodo avrebbero prelevato "contanti per 35 mila euro". A ciò si aggiungerebbero "contatti opachi" tra il giovane e i suoi familiari, con Spoto e Sapone, poco prima dell'interrogatorio, di cui avrebbe saputo in anticipo le domande. E' emerso inoltre che la Procura di Brescia ha svolto a maggio accertamenti tecnici bancari nei confronti di Venditti, che hanno dato "esito negativo, altrimenti lo avremmo trovato valorizzato nel decreto di perquisizione". Gli inquirenti ritengono che tra i familiari di Sempio ci siano stati dei movimenti "anomali" che confermerebbero l'ipotesi di corruzione a carico di Venditti.
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
