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Forza Italia attacca sulla gestione dei conti dell'Emilia Romagna: “Disavanzo da 72 milioni nella sanità”
23-06-2025, 12:09
Un quadro finanziario preoccupante e segnali di criticità strutturali emergono dal bilancio dell'Ausl Romagna. A sollevare l'allarme sono Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia, e la consigliera regionale Valentina Castaldini, che chiedono maggiore trasparenza prima di approvare i documenti di previsione per il 2025. Secondo i due esponenti azzurri, nonostante il risultato d'esercizio 2023 mostri formalmente un attivo di 9.804 euro, il disavanzo reale dell'azienda sanitaria al 31 dicembre dello scorso anno ammonterebbe a 72,9 milioni. Una situazione che ha spinto la Corte dei Conti a evidenziare “criticità finanziarie e gestionali significative”. “La parvenza di equilibrio contabile – denunciano Vignali e Castaldini tramite Forlì Today – è in realtà frutto di operazioni straordinarie e di partite non strutturali, in parte ereditate da esercizi precedenti al 2019. Una prova evidente di problemi irrisolti nel tempo. Inutile chiedere ai contribuenti ed allo Stato continuamente nuovi fondi se quelli avuti negli anni precedenti sono stati spesi male”. Nel mirino anche i crediti difficilmente esigibili, che appesantiscono la situazione economica dell'Ausl: restano da incassare 48,4 milioni di euro relativi a somme risalenti al 2019 e ad anni antecedenti, mentre sul fronte dei debiti si segnalano oltre 19 milioni ancora dovuti ai fornitori, che hanno già generato circa 7 milioni di euro di interessi di mora. La Corte dei Conti ha inoltre richiamato l'attenzione sui ritardi nell'attuazione degli investimenti programmati. “La Regione, ad esempio, ha stanziato oltre 303 milioni di euro, ma al 13 marzo 2025 sono stati riscossi appena 14,8 milioni”, sottolineano i consiglieri. Tra i casi emblematici, quello del nuovo ospedale di Cesena: a fronte dei 148,2 milioni promessi, nessuna somma è ancora stata incassata. Non meno rilevante il ricorso costante dell'Ausl alle anticipazioni di tesoreria, durato 173 giorni nel corso del 2023, per un importo complessivo superiore a 111 milioni di euro e con un tasso d'interesse del 4,11%. A pesare sulla gestione, secondo Vignali e Castaldini, anche la cronica lentezza della Giunta regionale nell'emanare le linee guida per la redazione dei bilanci sanitari: “La Corte dei conti ha quindi bacchettato l'Ausl per l'approvazione del bilancio preventivo oltre il termine di legge che è il 31 dicembre di ogni anno – hanno concluso i consiglieri azzurri –. Ma qui la colpevole è proprio la Giunta regionale che da anni ha la cattiva abitudine di indicare le linee guida per redigere i bilanci di previsione degli enti sanitari quando è già iniziata l'annualità di riferimento. Quest'anno li ha approvati e inviati ai rispettivi enti solo a giugno. Un errore che si ripete da troppi anni, nonostante i moniti della Corte dei Conti”.
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