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Sanità in crisi nera in Emilia-Romagna: quasi un miliardo di buco nel 2025
10-07-2025, 18:34
I bilanci preventivi 2025 delle aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna rivelano un quadro allarmante: il disavanzo complessivo sfiora i 986 milioni di euro. Una cifra in crescita del 27% rispetto all'anno precedente, quando il rosso si era fermato a 733 milioni. Il dato si avvicina pericolosamente ai livelli del 2023, segnato da eventi straordinari come l'emergenza Covid, l'inizio del conflitto in Ucraina e il caro energia. A lanciare l'allarme sono i consiglieri regionali di Forza Italia Valentina Castaldini e Pietro Vignali: «C'è di più – dichiarano – gli introiti dei ticket sanitari, parte sostanziale delle nuove tasse recentemente introdotte dalla giunta de Pascale con la stangata fiscale di questa primavera, sono già contabilizzate come entrate. Questo ci fa riflettere sulla reale sostenibilità del sistema e su un paradosso evidente: nonostante le tasse siano aumentate, i conti non tornano e i servizi per i cittadini non migliorano». I bilanci preventivi saranno ora sottoposti al voto delle Conferenze territoriali sociosanitarie, composte dai sindaci dei Comuni interessati. Ma, denunciano i consiglieri, spesso i documenti arrivano con poco preavviso, impedendo un'analisi approfondita: un onere pesante per i primi cittadini, chiamati ad assumersi responsabilità su scelte che dipendono dalla giunta regionale. A preoccupare, anche la conferma da parte della Corte dei Conti delle “difficoltà strutturali” del sistema sanitario regionale, emerse nel giudizio di parifica sul rendiconto 2024. Una situazione che, secondo Castaldini e Vignali, «la giunta de Pascale non sta affrontando».
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