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Fumata bianca, ecco chi sono i quattro giudici della Consulta. Il nome che ha sbloccato l'impasse
13-02-2025, 14:06
Fumata bianca, al tredicesimo tentativo, del Parlamento in seduta comune per l'elezione dei giudici della Corte costituzionale. Al termine dello spoglio risultano eletti e sono stati proclamati Massimo Luciani (con 505 voti); Roberto Cassinelli (con 503 preferenze); Maria Alessandra Sandulli (con 502 voti) e Francesco Saverio Marini (500 preferenze). Hanno ottenuto poi 5 voti Piero Zanettin e 4 Francesco Paolo Sisto. Voti dispersi 6, schede bianche 10, schede nulle 4. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato, a nome proprio e del Governo, un messaggio di auguri ai nuovi giudici della Consulta La premier espresso la propria soddisfazione per l'ampio accordo raggiunto tra le forze parlamentari, che ha consentito la contestuale elezione dei quattro componenti e la ricostituzione del plenum della Consulta. Insomma, quella buona è stata la ventesima votazione. Francesco Saverio Marini, Massimo Luciani, Alessandra Sandulli e Roberto Cassinelli sono i nuovi Giudici della Corte Costituzionale eletti dal Parlamento in seduta comune dopo 19 fumate nere e un accordo notturno al fotofinish fra maggioranza e opposizione. A senatori e deputati, l'indicazione definitiva sui nomi da votare é arrivata poco prima dell'inizio della seduta a Montecitorio con un sms sui telefonini. È stato il prestigio e l'esperienza dell'avvocato Roberto Cassinelli avvocato 69enne, genovese, già deputato e senatore di Forza Italia, ma soprattutto liberale malagodiano, a sbloccare l'impasse che soprattutto fra le file del partito post berlusconiano avevano ulteriormente ritardato l'accordo. Mentre su Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Meloni a Palazzo Chigi, in quota FdI; Massimo Luciani, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a La Sapienza sostenuto dal Pd e Alessandra Sandulli, professoressa ordinaria di diritto amministrativo all'Università di Roma Tre e considerata un'esponente tecnico avevano già concordato tutte le forze politiche, il partito di Antonio Tajani si é a lungo diviso senza trovare una quadra sul candidato. Fino a quando il segretario di Fi, vice premier e ministro degli Esteri non ha tirato fuori il nome di Roberto Cassinelli, sul quale nessuno all'interno e all'esterno del partito e della maggioranza ha potuto eccepire. Un applauso liberatorio dei deputati e senatori ha sottolineato il superamento maggioranza dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea, pari a 363 voti, necessaria per l'elezione. Con il sollecito giuramento di insediamento al Quirinale dei quattro giudici Costituzionali, sui cinque di nomina parlamentare, si ripristina e completa l'assetto del plenum della Consulta, da sette mesi ridottosi via via fino al limite del numero legale. Una essenziale pienezza del plenum della Corte Costituzionale più volte sollecitata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nonché da ultimo dal neo presidente della Consulta, Giovanni Amoroso.
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Il Tempo
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