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Garlasco, la difesa dei genitori di Sempio: "A cosa servivano i soldi"
Oggi 28-09-25, 07:37
L'ex procuratore che archiviò Andrea Sempio e la famiglia dell'indagato fanno quadrato contro le due inchiesta su Garlasco. Perché a quella per l'omicidio di Chiara Poggi della Procura di Pavia, che accusa Sempio del delitto del 13 agosto 2007, si è affiancato il fascicolo dei pm bresciani contro Mario Venditti, inquisito per corruzione in atti giudiziari, perché, secondo gli inquirenti, si sarebbe fatto corrompere per scagionare Sempio nel 2007, quando sul conto dei genitori di Andrea sarebbero transitati 43 mila euro dalle zie paterne di Andrea, poi ritirati sistematicamente in tranche da diverse migliaia di euro in contanti, fino allo svuotamento della somma. Ad accendere i riflettori sulla vicenda un appunto sequestrato lo scorso 14 maggio a casa Sempio, dal quale «emergerebbe che agli inizi del mese di febbraio fosse stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione al procuratore aggiunto Mario Venditti di una somma di denaro correlata alla archiviazione del procedimento, come ricavabile dalla scritta "Venditti gip archiviaX20 30 euro"”, si legge negli atti dei pm di Brescia, che venerdì scorso hanno disposto una serie di perquisizioni, tra cui quelle a casa di Venditti e dei Sempio. I genitori di Andrea, Giuseppe e Daniela, sono stati inoltre ascoltati per diverse ore, per spiegare quel flusso di denaro agli investigatori che ora seguono i soldi per ricostruire gli illeciti. Al termine dalla giornata Venditti e i Sempio hanno fatto asse, nella trasmissione televisiva Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete4. «Quello che è successo, la perquisizione mi offende come uomo e come magistrato. Per 45 anni ho servitolo Stato anche in situazioni di pericolo, sono stato gli ultimi 10 anni sotto scorta e non meritavo tutto questo. Al di là del risultato delle indagini verrà fuori la verità che mi scagionerà sicuramente», ha detto l'ex procuratore. «Non ho mai preso soldi o benefit per una professione che ho esercitato con grande dignità. Nessuno mi restituirà l'onore leso oggi», ha concluso. Anche i genitori di Sempio si difendono. «Questa accusa che anche oggi ci viene fatta di aver corrotto il dottor Venditti è una grandissima cavolata che verrà smentita come tutte le altre cose», ha detto mamma Daniela, aggiungendo che l'allora procuratore «l'abbiamo visto una volta sola a Pavia quando siamo stati chiamati nel 2017 e basta, non lo conosciamo personalmente e nessuno della famiglia Sempio ha mai dato una lira al dottor Venditti. Quindi anche tutte le accuse che vengono fatte contro di lui per quanto riguarda la famiglia Sempio sono delle emerite schifezze». Sui prelievi in contanti la signora sottolinea che «avevamo bisogno di utilizzare denaro contante per pagare gli avvocati». Quanto all'appunto trovato in casa, papà Giuseppe ha spiegato in conclusione che «è un pizzino che ho scritto, i 20-30 euro non hanno significato, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventa difficile, poi dagli avvocati mi è stato detto che forse sono le marche da bollo per dei documenti».
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