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Garlasco, la stoccata di Nordio su Stasi: "Come fai a condannare quando..."
Oggi 07-06-25, 15:08
"Al di là del caso Garlasco o meno, bisogna riformare la legge". Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, torna a parlare della nuova inchiesta della procura di Pavia che indaga per omicidio in concorso Andrea Sempio, mentre Alberto Stasi al termine di un lungo e tormentato iter processuale è in carcere con una sentenza definitiva. "Dopo la riforma madre di tutte le riforme costituzionali sulla separazione delle carriere, la riforma sul Csm e sulla creazione dell'Alta Corte disciplinare, metteremo mano al Codice di procedura penale e probabilmente anche questa sarà una riforma", ha detto il Guardasigilli a La Festa dell'Innovazione 2025 del quotidiano Il Foglio a Venezia. "Premesso che sul caso Garlasco - ha spiegato Nordio - ribadisco che non intendo parlare del caso in sé. Per principio non ho voluto neanche seguirlo proprio come ministro della Giustizia, so com'è andata, molto a spanne. Però quello che conta è il principio: una persona che sia stata assolta in primo grado e assolta in secondo grado e poi venga condannata senza rifare dall'inizio il processo è una cosa anomala. Perché - dice la nostra legge - noi possiamo condannare soltanto quando le prove sono al di là di ogni ragionevole dubbio. Come fai a condannare al di là di ogni ragionevole dubbio quando ben due corti hanno già dubitato al punto di assolvere?". "Tutto questo è incompatibile con il processo anglosassone, che noi abbiamo introdotto 40 anni fa ed è firmato dal professor Vassalli. Se tu spieghi questo principio agli americani e agli inglesi innanzitutto non ti capiscono, poi al massimo si mettono a ridere. Per loro è incomprensibile, lo è anche per me", ha sottolineato il Guardasigilli. "Perché i magistrati ce l'hanno tanto con lei?". "Non è che ce l'hanno, ce l'hanno sempre avuta con me, non i magistrati in quanto tali ma i vertici del sindacato. I probiviri dell'Associazione Nazionale Magistrati mi hanno chiamato nel '97 a rendere conto delle mie idee, che sono quelle che esprimo adesso: li ho mandati al diavolo e non ci sono neanche andato. Certo, non possono vedere con simpatia uno che vuole il cambiamento radicale del Consiglio superiore della magistratura o la creazione di un nuovo istituto come l'Alta Corte disciplinare che diminuisce il potere delle correnti del sindacato", ha detto in un altro passaggio Nordio rispondendo alla domanda "Perché i magistrati ce l'hanno tanto con lei?".
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