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Garlasco, la verità dei genitori di Sempio: "Cosa è successo quella mattina"
11-04-2025, 22:05
Nel corso della puntata di Quarto Grado in onda venerdì 11 aprile su Rete4 va in onda un'intervista esclusiva ai genitori di Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara Poggi, la 26enne di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007. Per il delitto è stato condannato a 16 anni in via definitiva l'ex fidanzato della giovane, Alberto Stasi. Dopo 18 anni, Andrea Sempio, all'epoca già oggetto di indagini, è tornato nel registro degli indagati. Uno studio effettuato da genetisti avrebbero rilevato tracce di Dna del 37enne, sulle unghie della vittima: Sempio ha ricevuto un avviso di garanzia con l'accusa di omicidio. Non ha mai chiesto al figlio se fosse stato lui, racconta la mamma, Daniela Ferrari, "perché ero sicura che non c'entrasse niente, no. Ho tantissima rabbia per tutta questa cosa che secondo me è stata messa in piedi senza nessun fondamento". Di quella mattina del 13 agosto 2007, "ricordo tutto perfettamente. Sono uscita con la macchina, l'unica che avevamo, per andare in un paese qua vicino a 7-8 km a vedere dove c'era un negozio che faceva i telecomandi per i cancelli. Il negozio era chiuso, sono tornata indietro, mi sono fermata a far spesa e sono entrata in casa che erano le 10-10. Alle 10:05 ho consegnato le chiavi della macchina all'Andrea che è andato a Vigevano". Sullo scontrino del parcheggio di Vigevano, la donna racconta che "abbiamo trovato questo scontrino, io ho detto all'Andrea: 'Guarda che magari, visto che è successa una cosa così grave, verrai chiamato e ti chiederanno dove eri. Teniamolo sto scontrino'. E lì è stato più di un anno. Finché quando l'Andrea è stato sentito nel 2008, mi hanno chiamato dopo le 4 del pomeriggio chiedendomi dove era questo scontrino perché i carabinieri lo volevano vedere. Io sono stata sentita due volte, una volta nel 2008 e una volta nel 2017". Vuole chiarire quando dice che Gianluigi Tizzoni, avvocato della famiglia Poggi, o a pagamento o gratuitamente avrebbe dato gli atti giudiziari a suo figlio prima dell'interrogatorio nel 2017? "Può anche essere che io abbia detto una cavolata, oppure che le mie parole siano state interpretate, cioè mi sia spiegata male", risponde la donna. A suo figlio sono mai stati passati sotto banco, che lei sappia, degli atti giudiziari per prepararsi agli interrogatori? "Che io sappia? No, assolutamente no. Io l'unica domanda che mi sono posta, ma non nel corso degli anni, una volta sola, dopo che è stata uccisa questa ragazza, Chiara Poggi, mi sono chiesta cosa avesse fatto quella mattina mio figlio". Perché si è posta questa domanda? "Perché penso che una madre che ha un figlio di 19 anni e viene uccisa la sorella di un suo amico, una domanda se la faccia". Poteva essere preoccupata che suo figlio potesse essere un assassino? "No, no, assolutamente no". "Mio figlio - racconta il padre, Giuseppe Sempio - è sempre stato una persona pacata, bravo, sempre bravo, onesto e anche con una personalità sua, ma una personalità da persona matura. Non avrei mai pensato a una cosa del genere, una cosa assurda, non avrei mai pensato a una cosa del genere, ma proprio mai". Anche lui ricorda bene la mattina dell'omicidio: "Quella mattina lì ci siamo svegliati, adesso l'orario è sette e mezzo, otto, adesso non mi ricordo bene. Lui era in casa con me, arriva a casa mia moglie e lui si prende la macchina e va a Vigevano, va in biblioteca. Poi è tornato a Garlasco ed è venuto dalla nonna. In questa casa". Che dista poche centinaia di metri da casa Poggi: "Usciamo dal vicolo e giriamo a sinistra, che è la strada che va verso i Poggi. Dunque, arriviamo lì, davanti ai Poggi c'è le transenne, c'erano i carabinieri, c'era un po' di roba, un po' di casino, no? Lui mi fa sentire, io vado a vedere. Io ho visto... c'è qualcosa là che non va insomma, vado a vedere. Allora prende la macchina e viene a vedere. Torna di corsa e insomma mi ha detto guarda è successo questo. Dicono che c'è una ragazza ammazzata, così così. Ma questo è possibile? Allora siamo partiti. Non sapevamo fosse Chiara Poggi: sapevo che Marco aveva una sorella, ma non l'avevo mai vista io la Chiara Poggi. Mai, l'ho vista dopo sui giornali". Se avesse avuto un sospetto sul figlio Giuseppe Sempio è chiaro: "A quel punto lì forse l'avrei portato dai Carabinieri. Non mi sento di dire che l'avrei fatto. Perché a casa mia non si fanno queste cose".
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