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Garofano: "Ecco perché ho lasciato Sempio". La reazione in studio
Oggi 04-10-25, 18:49
Il Generale Luciano Garofano, volto storico delle indagini scientifiche in Italia e già comandante del Ris di Parma (noto al grande pubblico per aver seguito casi celebri come l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco), ha ufficializzato il suo triplice passo indietro dalla scena forense. L'annuncio è arrivato ieri sera, venerdì 3 ottobre, nel corso della trasmissione televisiva "Quarto Grado". Garofano ha rinunciato alle consulenze per la difesa di Andrea Sempio (indagato per l'omicidio di Chiara Baroni nel Varesotto) e Sebastiano Visintin (marito di Liliana Resinovic, la donna ritrovata morta a Trieste nel 2022), oltre ad annullare i suoi impegni per la tournée teatrale. Sulla decisione di lasciare la difesa di Sempio, la questione centrale che ha generato la rottura è stata l'impronta 33. Il Generale ha spiegato che, pur mantenendo ottimi rapporti con i legali, le differenze tecniche non potevano essere superate. Ha chiarito che "come ha detto anche l'avvocato Vati, l'oggetto della divergenza tecnico-scientifica riguarda l'impronta 33. Per me l'impronta 33, essendo un elemento importante, andava inserita nell'incidente probatorio, ma la strategia difensiva è quella dei difensori". Sull'importanza di un allineamento strategico in casi così delicati, ha poi sottolineato che "bisogna, in un pool di persone che difendono l'indagato per omicidio, avere totale sintonia. Questa sintonia non c'era e quindi ho preso questa decisione". Per quanto riguarda il caso Resinovic e la tournée teatrale, Garofano ha ricondotto il disimpegno a motivi logistici e di carico lavorativo, concludendo: "Resinovic e la tournée teatrale riguardano soltanto diminuire il mio carico di lavoro. Ho un carico di lavoro elevato, ho bisogno di seguire altri casi aperti".
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