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Gaza, il no dell'Italia a una nuova operazione su larga scala: "Viola il diritto internazionale"
Oggi 09-08-25, 10:30
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha firmato una dichiarazione congiunta con gli omologhi di Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda per respingere "con forza" la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano di lanciare un'operazione militare su larga scala sulla Striscia. La decisione, hanno sottolineato, aggraverebbe "la catastrofica situazione umanitaria", metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe "il rischio di un esodo di massa dei civili". I piani annunciati dal governo israeliano "rischiano di violare il diritto internazionale umanitario. Qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale", hanno specificato, assumendo così una posizione chiara rispetto agli ultimi sviluppi del conflitto che sta mettendo ko il Medio Oriente. Un'esortazione, questa, alle parte e a tutta la comunità internazionale, che sono stati chiamati a "compiere ogni sforzo per porre finalmente termine a questo terribile conflitto ora, attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta la fornitura di un'assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli, poiché a Gaza si sta verificando lo scenario peggiore, quello di una carestia". Hamas, dall'altra parte, "deve rilasciare tutti gli ostaggi senza ulteriori ritardi o precondizioni e deve garantire che questi vengano trattati in modo umano e non siano soggetti a crudeltà e umiliazioni". Data la "catastrofica" sitiazione umanitaria nella Striscia, i ministri degli Esteri dei Paesi che hanno firmato la dichiarazione congiunta hanno chiesto al governo israeliano "di trovare con urgenza soluzioni per modificare il suo recente sistema di registrazione delle organizzazioni umanitarie internazionali, al fine di garantire che questi attori fondamentali per l'aiuto umanitario possano continuare il loro lavoro essenziale, in linea con i principi umanitari, per raggiungere i civili bisognosi a Gaza. La loro esclusione sarebbe un segnale grave". E ancora: "Siamo uniti nel nostro impegno a favore dell'attuazione di una soluzione a due Stati negoziata, quale unico modo per garantire che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignità. Una risoluzione politica basata su una soluzione negoziata a due Stati richiede la totale smilitarizzazione di Hamas e la sua completa esclusione da qualsiasi forma di governo nella Striscia di Gaza, dove l'Autorità Palestinese deve avere un ruolo centrale", si legge.
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