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Gaza, la nave degli italiani ProPal fa un buco nell'acqua: tutti arrestati
Oggi 27-07-25, 12:02
L'equipaggio della nave Handala della Freedom Flotilla Coalition è arrivato al porto di Ashdod, in Israele, dopo l'arresto da parte dell'esercito israeliano, che ieri sera ha intercettato l'imbarcazione diretta a Gaza con l'intenzione di portare aiuti umanitari, è salito a bordo e ha arrestato le 21 persone a bordo. Lo riferisce la stessa organizzazione, che parla di "rapimento illegale" da parte di Israele. "Secondo il nostro team legale, l'equipaggio civile a bordo della Handala è arrivato al porto di Ashdod dopo il rapimento illegale in acque internazionali da parte delle forze di occupazione israeliane", riferisce la Freedom Flotilla Coalition, aggiungendo che "i rappresentanti diplomatici e gli avvocati di Adalah sono attualmente presenti e in attesa di poter accedere all'equipaggio" e "tuttavia, al momento, l'accesso non è stato concesso". Stamattina il ministero degli Esteri israeliano aveva pubblicato un post su X in cui, riferendosi alla nave Handala con un altro nome, Navarn, riferiva che la Marina aveva fermato l'imbarcazione e la stava portando a riva. "La Marina israeliana ha impedito alla nave Navarn di entrare illegalmente nella zona marittima al largo della costa di Gaza. La nave sta raggiungendo in sicurezza le coste israeliane. Tutti i passeggeri sono salvi", aveva scritto il ministero degli Esteri israeliano, affermando che "i tentativi non autorizzati di violare il blocco sono pericolosi, illegali e compromettono gli sforzi umanitari in corso". L'organizzazione che gestisce la nave Handala ha affermato che l'esercito israeliano ha "intercettato violentemente" la nave in acque internazionali a circa 40 miglia nautiche da Gaza poco prima di mezzanotte di sabato e che ha tagliato le telecamere e le comunicazioni. "Tutto il carico era di natura non militare, civile e destinato alla distribuzione diretta a una popolazione che sta affrontando una fame deliberata e il collasso medico a causa del blocco illegale di Israele", sottolinea la Freedom Flotilla Coalition. È la seconda nave gestita dal gruppo a cui Israele ha impedito negli ultimi mesi di consegnare aiuti a Gaza: a giugno un'altra nave della Freedom Flotilla, la Madleen, era stata sequestrata dall'esercito israeliano; fra i 12 a bordo quella volta c'era anche l'attivista ambientalista svedese Greta Thunberg. Il gruppo per i diritti umani Adalah, che già per la Madleen si era occupato della difesa legale degli attivisti a bordo, ha affermato che il blitz sulla nave ha violato il diritto internazionale e ha chiesto il rilascio immediato dei 21 attivisti a bordo, fra cui ci sono anche 2 italiani. Il blocco della Handala giunge mentre Israele affronta crescenti critiche internazionali per il peggioramento della situazione umanitaria a Gaza, con crescente preoccupazione per l'aumento della fame nel nella Striscia a causa delle restrizioni israeliane agli aiuti. "La flottiglia non è mai entrata nelle acque territoriali israeliane, né aveva intenzione di farlo; era diretta verso le acque territoriali dello Stato di Palestina, come riconosciuto dal diritto internazionale", ha affermato Adalah in una dichiarazione, aggiungendo che "Israele non ha alcuna giurisdizione legale o autorità sulle acque internazionali in cui navigava la nave". Sui canali social italiani di Freedom Flotilla sono comparsi i video dei due attivisti italiani che parlano di assalto a bordo, di "pirateria internazionale" e di "rapimento".
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