s
Gino Cecchettin confessa: "Come sono riuscito a non odiare Turetta"
11-11-2024, 09:04
Riuscire a non alimentare un sentimento di odio nei confronti dell'omicida di una figlia, per un padre, può non essere facile e immediato. Gino Cecchettin, tuttavia, ha raccontato a Che tempo che fa di esserci riuscito. A un anno dall'uccisione di Giulia, la studentessa di ingegneria biomedica di Vigonovo uccisa dall'ex ragazzo Filippo Turetta, l'uomo ha scelto di ricordarla lanciando la nascita di una fondazione in suo nome. "Ho imparato a concentrarmi sul positivo. Io, come sempre faccio, prendo una foto di Giulia. Me la guardo e non c'è nulla di negativo che appare alla mia vita. Mi concentro sul bello. E sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza provare odio, rabbia", ha confessato. Un esercizio, questo, che Gino Cecchettin ha provato a fare per ben dodici mesi. "Mi sono reso conto quanto sia importante per creare valore. Però mi sono reso conto anche che attorno a me si respirava qualcosa di negativo. Ed è umano, è comprensibile. Tutti questi sentimenti vengono poi immessi nel proprio ecosistema. Ecco a me è sembrato di vedere come se noi vivessimo in un'atmosfera dove noi singoli siamo degli individui che possono produrre ossigeno o anidride carbonica. L'ossigeno è un sentimento positivo, l'anidride carbonica è qualcosa di negativo. Perché poi lo portiamo a casa, lo portiamo nelle relazioni con i nostri cari. Quindi quando noi recepiamo qualsiasi elemento negativo, da tutto ciò che accade attorno a noi, sta a noi come reagiamo", ha detto nello studio del Nove. Se la reazione è positiva, ha continuato, "portiamo a casa ai nostri figli, ai nostri cari un sentimento di amore creando valore nel sistema. Viceversa, se reagissimo facendoci sopraffare dal sentimento negativo, tutto questo non avvarrebbe anzi avverrebbe il contrario". Io, ha ribadito Gino Cecchettin, "sono riuscito a non odiare, non so come ho fatto, però, penso che il segreto stia concentrandosi sui nostri cari che ci danno amore che ci danno bellezza. È il modo che ho utilizzato io e che consiglio di fare a tutti. Noi siamo genitori per sempre. Fino all'ultimo dei nostri giorni. Quindi, io sarò sempre il papà di Giulia".
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0
Guarda anche
Il Tempo
12:00