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Gli stipendi di Cairo indigesti ai grandi investitori
Oggi 25-06-25, 15:14
Gli stipendi passati e futuri di Urbano Cairo, del cda, collegio sindacale e dei top manager della quotata Cairo Communication (che controlla Rcs MediaGroup editore fra l'altro del «Corriere della Sera») non sono piaciuti ai grandi investitori internazionali. Lo si scopre leggendo il verbale dell'assemblea dell'8 maggio scorso della società chiamata fra l'altro ad approvare il bilancio 2024. Se il bilancio è stato approvato a maggioranza amplissima, il punto 2 dell'assemblea era relativo alle politiche di remunerazione adottate dal consiglio, sia quella sugli stipendi e bonus erogati nel 2024 (punto 2.1) tra cui i 3,5 milioni tra fisso e variabile incassati da Cairo, sia quelli previsti quest'anno (punto 2.2). I punti sono comunque stati approvati con 140 milioni di diritti di voto (grazie ai 139 milioni di diritti di voto in mano a Cairo) ma i diritti di voto contrari sono saliti ad oltre 9,5 milioni dagli 8,7 milioni dello scorso anno. Fra i «no», oltre a quelli di molti fondi esteri, i gestori del fondo pensione degli insegnanti della California, di quello degli impiegati pubblici dell'Oregon e di quello dello staff dell'Onu.
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