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Governo forte, Parlamento e Schlein deboli
07-06-2025, 21:06
Con un editoriale plastico e incisivo sul Tempo del 6 giugno («Il senso di Giorgia per le urne»), il direttore Tommaso Cerno scrive che nella sostanza la novità politica istituzionale del governo Meloni è che se il governo finisce, finisce anche la legislatura. E annota che questa è «già di per sé una bella conquista». La sostanziale investitura popolare diretta dell'esecutivo Meloni è stata una novità politica e istituzionale rispetto ai governi dell'ultimo decennio (e non solo). Così come, specie in questi frangenti molto tristi per la vita politica internazionale, la stabilità del governo è un bene fondamentale. Sostanzialmente, infatti, Meloni ha già inaugurato una sorta di «premierato di fatto». Un premierato in cui finalmente non si vedono ministri che si smarcano più di tanto e la premier detta la linea, anche sulla finanza pubblica, in sintonia con il ministro dell'economia. Come non può non essere in tempi come i nostri. Ciò significa che il tavolo istituzionale italiano si regge su una gamba solida efficace e duratura. C'è però un piccolo problema: il vero tavolo istituzionale ha bisogno di due gambe. E la seconda gamba in questione è quella del Parlamento. Se la prima da quindi stabilità al tavolo istituzionale la seconda sembra, invece, un po' troppo debole. Ma, se la gamba del Parlamento si sta rivelando un po' debole, la responsabilità fondamentale è dell'opposizione. Dovrebbe essere primario interesse dell'opposizione, infatti, saper esercitare nell'agone parlamentare quel controllo del Governo che dovrebbe spettare al Parlamento e meglio contribuire alla funzione legislativa. Il nodo è però se la leader principale dell'opposizione ha capito questa esigenza (anzi questa necessità). Conte, ovviamente gioca e agisce specie in chiave populista e demagogica, perché quello è l'imprinting dei Cinquestelle. Ma il Pd dovrebbe essere un partito con una certa responsabilità istituzionale e interessato al meglio a un migliore e più rafforzato ruolo del Parlamento. Un politologo sa che per ritrovare una formula di premierato di fatto bisogna ritornare ai governi centristi degli anni 50 guidati da Alcide de Gasperi. Però, all'epoca, l'opposizione del Pci sapeva utilizzare diversamente il ruolo del Parlamento. E man mano nell'evoluzione del sistema politico italiano quel po' di cultura di governo che la sinistra ha acquisito la ha acquisita proprio grazie a quel ruolo di opposizione, a volte responsabile, che ha svolto in Parlamento. In sintesi, per fortuna che è solido il governo, la prima gamba del sistema istituzionale italiano. Perché la seconda è, invece, molto più debole e ballerina, forse in quanto rosicchiata dalle termiti di certo «piazzismo». Sarebbe però interesse della nostra vita politico-istituzionale disporre di un tavolo con due solide gambe.
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