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Gualtieri: "Metterò fine al caos traffico e trasformerò Roma nella locomotiva del Paese"
21-10-2025, 08:09
Il 21 ottobre 2021 iniziava l'avventura di Roberto Gualtieri alla guida della Capitale. Quattro anni dopo, la fascia da sindaco gli va così comoda (chissà se sarebbe stato lo stesso senza poteri commissariali e miliardi da Giubileo e Pnrr) che ha deciso di ricandidarsi per il secondo mandato. La promessa ai cittadini? Scalzare Milano e rendere Roma «la locomotiva del Paese». Sindaco è tutto pronto per la sua ricandidatura? «Io sono impegnato ogni giorno a governare Roma e a trasformarla per migliorare la vita dei cittadini. Ho fin dal primo giorno deciso di essere il Sindaco della concretezza e dei risultati e non della propaganda e degli annunci. Per questo la preparazione della ricandidatura significa continuare a lavorare quotidianamente pancia a terra per rilanciare Roma. Per realizzare il nostro progetto servono dieci anni di lavoro pieno, e penso che ci sono tutte le condizioni per consegnare a chi dovrà gestire il Giubileo del 2033 una città profondamente cambiata e completamente rigenerata». Che Roma avremo fra un anno e che Roma progetta per il secondo mandato? «In questi primi anni abbiamo dimostrato che Roma può essere governata in modo efficiente e che si possono realizzare cambiamenti tangibili in tempi ragionevoli: penso alla pulizia della città, sensibilmente migliorata, alla manutenzione delle strade ma anche ai tanti interventi di trasformazione urbana che abbiano realizzato in tempi da record per il Giubileo, da Piazza Pia ai parchi d'affaccio. Tra un anno Roma sarà ancora migliorata su pulizia, verde e trasporti e avremo concluso tutti gli interventi del Pnrr, tra cui importati rigenerazioni urbane nelle periferie. Nel secondo mandato potremo realizzare un riqualificazione ancora più diffusa e capillare dei nostri quartieri e si saranno conclusi alcuni progetti strategici come il termovalorizzatore, lo Stadio, il nuovo lungomare di Ostia». Quali sono i settori su cui ha trovato maggiori difficoltà a incidere? «La sicurezza stradale sta migliorando ma troppo lentamente, anche per i limiti della normativa, su traffico e mobilità gli interventi necessari a una svolta richiedono tempi lunghi: dall'acquisto di treni a nuove stazioni come quella fondamentale del Pigneto alla metro C. Ma noi abbiamo intrapreso una mole di interventi senza precedenti, dopo anni di rinvii e di stasi, e i risultati arriveranno». Roma-Milano, sembrava un derby impossibile. Oggi alcuni elementi dicono che Roma sta prendendo quota. Un pronostico? «Per quindici anni non c'è stata partita perché Roma aveva deciso di non giocarla. Oggi gli investitori guardano a Roma come una città dinamica e innovativa, e tutti i dati a partire dagli indicatori economici ci dicono che finalmente la Capitale sta tornando a svolgere il ruolo di locomotiva del paese. Il mio pronostico è che anche a livello internazionale Roma sarà la sorpresa dei prossimi anni. Anche perché sento che la grande maggioranza dei cittadini condivide la nostra impostazione: rigore e ambizione sulla qualità degli interventi, ma basta con i no a priori e sostegno deciso alle opere necessarie a realizzare una trasformazione profonda». L'esito delle elezioni regionali potrebbe far riflettere il suo partito sul campo largo. A Roma si sta chiarendo il quadro delle forze politiche che la sosterranno? «Sento una positiva disponibilità a un ulteriore allargamento del campo di forze a sostegno del nostro progetto di cambiamento. Ma per noi gli interlocutori non sono solo quelli politici ma anche quelli sociali e civici, che già in questa consiliatura stanno svolgendo un ruolo importante. Ci sono tanti romani che vogliono partecipare alla trasformazione e al rilancio di Roma indipendentemente dalle loro idee politiche, noi vogliamo rivolgerci anche a loro e coinvolgerli in questa sfida appassionante». Elly Schlein e il campo largo. Roma è sempre stata un laboratorio di alleanze. E di ribaltoni. Cosa pensa del futuro del centrosinistra? «Penso che l'allargamento della coalizione realizzato in questa tornata regionale sia un fatto positivo, che determina un sostanziale equilibro tra centrodestra e centrosinistra. Poi conterà la qualità della proposta di governo, e la capacità di costruire una ulteriore gamba con una forte e innovativa componente civica, e anche su questi due aspetti si è avviato un lavoro importante».
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