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Il dramma di Matteo Materazzi paralizzato dalla Sla: "C'è poco tempo"
Oggi 03-08-25, 11:34
Matteo Materazzi, fratello di Marco, ex difensore dell'Inter del Triplete e campione del mondo con l'Italia nel 2006, ha contratto "una rara forma di Sla". Ad annunciarlo è stata la moglie, Maura Soldati, che ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma 'gofundme'. "Molti di voi forse non sono ancora a conoscenza del fatto che a mio marito, Matteo Materazzi, è stata diagnosticata una rara forma di Sla a settembre 2024. Al momento Matteo - scrive Soldati - non cammina più e muove solo le mani e inizia ad avere difficoltà respiratorie". "Questa malattia lascia poche speranze, ma una piccola luce all'orizzonte c'è. Una cura sperimentale made in Usa che però ha dei costi molto alti, in quanto è una terapia che andrebbe fatta su misura per lui, che però nel futuro potrebbe aiutare tutti quelli che come lui hanno la stessa mutazione. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma col vostro aiuto sarà più semplice. Donate se potete", conclude. La moglie del procuratore di calciatori oggi 49enne ha raccontato domenica 3 agosto, al Corriere della sera, come in pochi mesi la Sla ha stravolto la vita familiare. "Penso anche ai nostri figli, Geremia di 18 anni e Gianfilippo di 16, che hanno fra il 15 e il 20% di possibilità di sviluppare la medesima mutazione", dice la donna. Per la terapia servono un milione e mezzo di euro, afferma, e finora ne sono stati raccolti 200 mila (un quarto da parte di un nome noto del mondo del calcio, su cui mantiene il riserbo). "Abbiamo solo una speranza, creare una terapia ASO personalizzata per la mutazione rara che lo ha colpito. Nel suo caso, poi, c'è una difficoltà in più: la proteina che si accumula nelle cellule neuronali e che le intossica è anche funzionale alla cellula stessa. Il che rende la ricerca di una cura più difficile", dice nell'intervista la moglie di Materazzi. Per la terapia serve "un anno, ma chissà se lo avremo". Il tutto è iniziato da una "forte depressione", forse "il preludio alla malattia", poi le difficoltà a camminare fino a un episodio rivelatore: "A una partita di nostro figlio (..) Matteo è sugli spalti, non salta una partita. Perde l'equilibrio, cade. Lì vicino c'è Claudio Marchisio (ex Juve), gli chiede come sta, lo ascolta, insinua il dubbio. “Ti sei fatto vedere da qualcuno?”. La Fondazione ci mette in contatto con il professor Sabatelli del centro Nemo di Roma. Per la diagnosi non ha avuto bisogno neanche di fargli gli esami". Da lì un rapido declino: "In pochi mesi ha perso l'uso delle gambe, finendo sulla sedia a rotelle. Oggi non muove più neanche le braccia, solo un po' le mani. La malattia sta avanzando velocemente. Vorrebbe vedere crescere i figli ma non ci crede. È realista, il 50% di malati di Sla muore entro tre anni", afferma Soldati che rivela come il rapporto tra i due fratelli sia tornato stretto: "Per anni hanno avuto un rapporto complicato, ma dall'inizio della malattia sono tornati a parlarsi quotidianamente. Anche Marco si sta spendendo nelle sue possibilità, non possiamo dimenticare che ha una famiglia. Ma è accanto a lui, come tutti noi. E di questo Matteo è felicissimo", spiega Soldati. L'arconimo Sla sta per Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa che porta alla perdita progressiva della capacità di controllare i movimenti muscolari. La sua incidenza tra i calciatori è oggetto di studio da anni in ambito scientifico.
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