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Il pieno per le vacanze costa meno: il prezzo più basso dall'inizio della guerra in Ucraina
Oggi 13-08-25, 19:20
Il pieno per le vacanze costa meno: i prezzi di benzina e diesel sono in calo nella settimana di Ferragosto. Anzi, siamo ai minimi dall'inizio della guerra in Ucraina. A certificarlo è il monitoraggio del ministero delle Imprese e del Made in Italy, secondo cui prosegue la discesa dei prezzi alla pompa lungo la rete distributiva italiana sulla scia dell'andamento dei mercati internazionali. Gli ultimi dati dell'Osservatorio sui prezzi registrano nuovi ribassi, con valori di oggi in calo di 0,3 centesimi al litro per la benzina (1,71 euro/litro) e di 0,5 centesimi al litro per il gasolio (1,64 euro/litro) rispetto a venerdì 8 agosto. "Bene il calo dei prezzi dei carburanti a ferragosto, ma ancora non basta", dicono le associazioni di consumatori. Per il Codacons, "i listini alla pompa possono scendere ulteriormente". In particolare, nella settimana centrale di agosto, i prezzi alla pompa risultano - sia per benzina, che per gasolio - ai livelli più bassi dal 2021, prima della guerra della Russia in Ucraina: la benzina oggi infatti costa 11,6 cent al litro in meno rispetto a un anno fa, 23,3 cent in meno rispetto a due anni fa e 5,4 cent in meno rispetto a tre anni fa; ribassi simili anche per il gasolio che rispetto agli stessi periodi segna, -6,2, -19,9 e -10,9 cent al litro. Un trend al ribasso che si conferma - sottolinea il ministero - da inizio anno, con l'eccezione della parentesi rialzista dal 12 al 25 giugno dovuta al conflitto in Medioriente: il 23 gennaio il livello alla pompa era per la benzina di 1,83 euro/litro (oggi più bassa di 12 centesimi) e per il gasolio di 1,74 euro/litro (oggi più basso di 10 centesimi). "Il ministero - viene spiegato - continuerà a monitorare l'andamento dei prezzi, segnalando con cadenza settimanale alla Guardia di Finanza le eventuali anomalie nei punti vendita, per garantire trasparenza e correttezza nel mercato". "Ci sono ampi margini per una ulteriore riduzione dei listini alla pompa, anche in considerazione del fatto che le quotazioni petrolifere sono calate del -16,7% da giugno a oggi, mentre nello stesso periodo i prezzi di benzina e gasolio si sono ridotti appena del -2%", rileva il Codacons, "una riduzione così forte del greggio avrebbe dovuto influire maggiormente sui listini praticati al pubblico, anche in considerazione della velocità con cui i prezzi di benzina e gasolio sono saliti dopo lo scoppio della guerra in Iran".
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