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Il solito odio di Bersani: “La Russa fuori di testa. Meloni? Con lei politica estera finita”
Oggi 18-05-25, 12:56
Il solito Pier Luigi Bersani si affanna per lanciare bordate alla destra e alla maggioranza. Ospite di Altre Parole e Massimo Gramellini su La 7, l'ex segretario del Partito Democratico, come sempre lancia invettive contro Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e – nello stupore del conduttore – disegna un ritratto lusinghiero persino di Giulio Andreotti. L'ex membro del Partito Comunista Italiano, inizia attaccando sul tema Referendum: “Uno che per scelta decide di non votare è nelle sue prerogative – spiega – Che la seconda carica dello Stato, Presidente del Senato, dica di non andare a votare è fuori dal solco”. “E lui siccome sa di essere seduto sulla sedia della seconda carica dello Stato va a votare. Però fuori dice ‘non andate a votare'. Ma si può essere fatti così?”: l'attacco alla maggioranza è solo all'inizio. Bersani poi va sulla politica estera, avanzando ipotesi sulla strategia del governo poco lusinghiere. “Ci ha portati in mezzo all'Atlantico senza sapere da che parte era il mare e ha abbandonato gli unici veri tratti distintivi della politica estera italiana dal dopoguerra oggi – dice – uno è essere un paese fondatore dell'Europa, i trattati li abbiamo fatti a Roma. Seconda nostra caratteristica storica, noi eravamo nel Mediterraneo quelli che riuscivano a parlare con tutte e due: Israele e i Palestinesi”. A questo punto Gramellini lo interrompe e sottolinea la contraddizione di Bersani: “Lei si rende conto che sta facendo l'elogio di Andreotti?”. Per l'ex leader del Pd però tutto e chiunque è meglio di Meloni: “Eravamo quelli che lavoravano per il riconoscimento reciproco. Ragazzi qui c'è una strage a Gaza che fa paura a pensarsi, non riusciamo a dire una parola – spiega prima di chiudere con l'ennesima ipotesi –. La politica estera italiana è finita, non c'è più”.
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