s

Il Tempo escluso dalla conferenza su Flotilla perché indaga sulla sinistra e Hamas
04-09-2025, 07:35
Il Tempo è stato lasciato fuori dalla conferenza stampa tenutasi ieri in Senato in Sala Nassirya dal titolo «Global Sumud Flotilla». A negarci l'accesso è stata la senatrice del M5S Alessandra Maiorino, sostenendo che per l'evento ci fosse «overbooking» e che la sua segreteria per fornirci l'accredito in quell'istante non ci fosse. Una frase che difficilmente abbiamo sentito per eventi che si svolgevano in Parlamento. Ma, soprattutto, ciò che non torna è il tempismo: come faceva la pentastellata a sapere che la sala era già piena se noi siamo arrivati con oltre mezz'ora di anticipo? E perché si è radunata a parlare in modo fitto con almeno altre cinque o sei persone prima che ci dicesse gentilmente che il posto per noi non c'era? Perché non ha nemmeno minimamente provato a trovare una soluzione? «Spiace che la cronista non abbia nemmeno aspettato di capire se ci sarebbe stata eventualmente qualche defezione», ci ha tenuto a ribadire Giuseppe Conte che, però, non era presente nel momento in cui ci siamo confrontati con la sua senatrice, insistendo nel capire se ci fossero alternative che però non solo non ci sono state proposte ma sono state anche escluse. All'evento, oltre alla pentastellata Stefania Ascari, al volto del Pd Laura Boldrini e al leader dei 5 Stelle che abbiamo visto vicino al volto di Ucoii Yassine Lafram, era presente anche la portavoce del Global Movement To Gaza, Maria Elena Delia, alla quale abbiamo provato a fare delle domande dopo essere stati respinti dalla sala. Ma, ciò nonostante, ci ha detto che doveva rispettare gli ordini e che poteva parlare solo all'interno del convegno. Stiamo forse dando fastidio perché proviamo a scavare dietro la Flotilla, a spiegare quali siano i legami con persone ritenute vicine ad Hamas? E, soprattutto a fornire una narrazione diversa su quali siano le frequentazioni del M5S e del Pd con personaggi come Mohammad Hannoun, soggetto sanzionato dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d'America perché si ritiene che con le sue finte associazioni caritatevoli finanzi l'ala militare di Hamas? Ad esprimersi è stato il centrodestra compatto: «Solidarietà ai giornalisti e al direttore, tenuti fuori dalla conferenza stampa peraltro in una sede istituzionale che dovrebbe rappresentare il pluralismo delle voci», ha detto il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella. A sottolineare che i 5 Stelle «per anni hanno fatto della trasparenza il loro cavallo di battaglia, ma una volta entrati nei palazzi hanno perso la memoria» è Paolo Barelli, presidente dei deputati di FI, così come il deputato della Lega Igor Iezzi si è chiesto se «lasciano fuori dalla sala chi potrebbe fare domande scomode? Intanto passano i giorni da quando il quotidiano diretto da Cerno ha sollevato il caso Hannoun, e nessuno a sinistra ha battuto un colpo. Proprio nulla da dire?». A parlare di Senato come «incolpevole sede di censure staliniste. Ci indigniamo e porremo il problema alla Conferenza dei capigruppo» è Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di FI, ma anche il Responsabile Nazionale cultura di FdI Federico Mollicone che ritiene «inconcepibile che nessuno delle opposizioni ancora non abbia preso le distanze da Hannoun». Questo perché sono settimane che poniamo domande agli esponenti del mondo dem in merito alle loro frequentazioni con Hannoun. Ed è assurdo, sottolinea Mariastella Gelmini di Noi Moderati che «proprio chi da anni impartisce lezioni di trasparenza, alla prova dei fatti lasci alla porta dei professionisti che provano a far luce sulla Flotilla». Solidarietà espressa anche dal Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro «l'esclusione patita è una medaglia d'oro per i giornalisti "scomodi" del Il Tempo», da Sara Kelany di FdI «nel Movimento hanno paura delle coraggiose inchieste che il quotidiano di Tommaso Cerno?», e dal senatore di FdI Giulio Terzi che sottolinea come il M5S «preferisce alla trasparenza l'opacità, continuando per altro a non fare chiarezza sui rapporti tra loro esponenti e personalità decisamente discutibili». «Si è volutamente deciso di lasciarli fuori per paura di dover rispondere ad eventuali domande non gradite?» si chiede la senatrice di FdI Ester Mieli. In serata il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dato incarico di verificare quanto è accaduto.
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0
Guarda anche
Il Tempo
10:00
Tg Giovani - 7/9/2025
Il Tempo
09:40