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"Inclusione è argomento da salotto". Emanuele Franz si incatena alla gogna
Ieri 27-04-25, 18:16
La storia si ripete: "La mia vuole essere una cruda rappresentazione della società che fa dell'inclusione un argomento da salotto, che esiste solo sulla carta, ma non nella pratica". Sono queste le parole usate dal filosofo moggese Emanuele Franz per giustificare il gesto forte appena condiviso. Il 43enne, autore di "Io nego - pensieri di un filosofo davanti al Covid", ha deciso di incatenarsi a una berlina con una gogna stretta su collo e mani, in segno di protesta contro le ipocrisie del mondo e dei potenti, che a suo dire si riempiono la bocca di grandi concetti senza poi concretizzarli, abbandonando ed emarginando persone con neurodivergenze. Il filosofo e saggista non è nuovo a dimostrazioni provocatorie di questo genere. Quasi 3 anni fa ha vissuto un periodo abitando all'interno di un cassonetto dell'immondizia, trasformato in curiosa dimora, condividendo con i suoi follower pensieri filosofici sulla condizione umana nell'epoca contemporanea. Un tentativo di indurre alla riflessione sulla caducità e l'impermanenza della vita. Ma anche una critica al consumismo, alla mentalità iper-commerciale di questa società senza valori per riscoprire ciò che veramente non andrà mai al macero: i valori e gli ideali, rispondeva a chi lo derideva. Di insulti ne ha ricevuti anche dopo quest'ultima manifestazione di insofferenza. Ma anche tanta solidarietà.
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